I valori dell’Occidente: ‘nozze’ postume tra invertiti
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 54/17 del 1 giugno 2017, Sant’Angela Merici
I valori dell’Occidente: ‘nozze’ postume tra invertiti (*)
Parigi, nozze postume per l’agente ucciso sugli Champs Elysees
Anche François Hollande e Anne Hidalgo alla cerimonia. Xavier Jugelé è stato ucciso a colpi di kalashnikov sul viale parigino il 20 aprile
Stephen Cardiles ha sposato in nozze postume martedì sera, al municipio del distretto XIV di Parigi, il compagno Xavier Jugelé, il poliziotto di 37 anni assassinato sugli Champs Elysées, il 20 aprile scorso, da un terrorista. Alla cerimonia hanno partecipato anche François Hollande, il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, e il ministro dell’Interno Gérard Collomb. A dare notizia della cerimonia «intima, a cui hanno partecipato pochissime persone», è stato il quotidiano Le Parisien.
«Soffro senza odio»
Etienne Cardile, alto funzionario del ministero degli Esteri, unito al compagno – attivista per i diritti Lgbt – civilmente, a norma di Pacs, aveva commosso tutti con le sue parole di commemorazione, durante la cerimonia nel cortile della Prefettura di Polizia. Davanti alle autorità civili e militari, nell’omaggio nazionale alla memoria dell’agente caduto sotto i colpi di kalashnikov voluto dal presidente François Hollande, aveva detto: «Soffro ma senza odio. Perché quest’odio non ti somiglia».
Nozze «postume»
La Francia è uno dei pochi Paesi dove il matrimonio «postumo» è consentito in caso di «gravi motivi» – spiega il sito web del governo francese – e in presenza di volontà inequivocabile del defunto. A concedere l’autorizzazione è un decreto presidenziale.
Legione d’Onore
All’agente freddato sul viale parigino a colpi di kalashnikov il presidente Hollande aveva conferito la Legione d’Onore, apposta sui cuscini blu appoggiati sulla bara, insieme a tre medaglie d’oro e al berretto da capitano: «La Francia ha perduto uno dei suoi figli più coraggiosi e la Repubblica uno dei suoi migliori guardiani» aveva commentato Hollande.
(*) Il termine “invertito” fu coniato dallo scienziato Arrigo Tamassia (1848-1917), docente di medicina legale dell’Università di Padova e poi direttore della cattedra di medicina legale dell’Università di Padova, nominato nel 1909 senatore del Regno d’Italia.