Una nota sull’eterodossia
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Una nota sull’eterodossia
Ricevevamo e pubblicato dal sig. Patricio Shaw questa nota:
Cosiddetti “ortodossi”: ditemi da dove venite…
La Chiesa greco-slava scismatico-eretica non ha origine apostolica. Proviene da uno dei più sinistri patriarchi di Costantinopoli, Michele Cerulario. Improvvisamente, senza alcuna provocazione, nel bel mezzo di una perfetta pace tra la Chiesa latina e quella greca, Cerulario inviò una dichiarazione di guerra contro il Papa ei Latini. Sempre senza alcuna provocazione, chiuse tutte le chiese latine di Costantinopoli, compresa quella del Legato pontificio. Il suo cancelliere Niceforo ruppe tutti i tabernacoli cattolici e calpestò la Santa Eucaristia perché era consacrata in pane azzimo… L’imperatore fu molto infastidito da tutta questa rissa, e ricevette con onore tre Legati pontifici e li alloggiò nel suo palazzo. Cerulario rifiutò di vedere i Legati o di avere alcun contatto con loro: cancellò il nome del Papa dai suoi dittici, dichiarando così scisma aperto. I Legati prepararono allora la bolla di scomunica contro di lui e alcuni suoi associati. L’imperatore era ancora in buoni rapporti con loro e fece loro doni per Montecassino. Cerulario li mandò a chiamare con l’intenzione di ucciderli, come testimonia Fortescue, in “Orthodox Eastern Church”, pp. 186-7. Cerulario, senza successo, inviò un resoconto di tutti i fatti agli altri patriarchi così pieno di bugie che Giovanni de Antiochia ne fu indignato.
Dopo lo scisma, Cerulario divenne onnipotente a Costantinopoli, qualcosa che bramava fin dall’inizio (sebbene l’ignorante Timothy Warren lo dipinga come una vittima dei maltrattamenti romani), e pretese di governare gli imperatori a suo piacimento. Poiché Michele VI non era abbastanza sottomesso, Cerulario armò una rivoluzione, lo depose, lo tonsurò e lo rinchiuse in un monastero, intronizzando al suo posto Isacco Comneno, che era spiegabilmente molto docile con lui. Cerulario salì all’apice del potere, e ne fu il sovrano, dimostrandolo indossando scarpe di porpora che furono sempre appannaggio imperiale. Isaac si era stufato di facere il burattino del patriarca e voleva regnare per se stesso. Poi Cerulario ordì di nuovo una rivoluzione, cercando di farsi incoronare imperatore. Ma fu accusato di tradimento, paganesimo e magia, di essere empio, tirannico, omicida, sacrilego e indegno, e fu condannato all’esilio a Madytus, morendo in un naufragio durante il viaggio. Da quella radice corrotta, e non da quella apostolica, esce la setta scismatico-eretica greco-slava. Lo scisma non fu mai più riparato durevolmente.
Gli scismatici smisero di ricevere le sempre nuove effusioni di grazie speciali che animavano la Chiesa universale. Non hanno mai rivolto preghiere, e pie conversazioni, al Santissimo Sacramento riservato nelle chiese: recitano solo poche preghiere comunitarie durante la liturgia. Non hanno ricevuto i mirabili esempi e insegnamenti di grandi e sempre nuovi santi e sante occidentali, né la devozione al Sacro Cuore. Con Palamas caddero nell’eresia di negare la semplicità divina: Dio sarebbe stato diviso tra essenza ed energie, l’una e le altre eterne, e separate in Dio, quando l’unica separazione interna a Dio è quella tra le tre persone, al di fuori della quale tutto in Dio e realmente uno e lo stesso. La gerarchia greca adottò come sua questa dottrina eretica e insensata.
Caddero sempre più in basso. Permisero di sposarsi una seconda e una terza volta, anche se il matrimonio precedente era valido. Permettono la contraccezione artificiale. Non hanno mai sviluppato la teologia dogmatica e morale in modo organizzato. Non riconoscendo la loro inferiorità a Roma in queste discipline, hanno cercato di invalidarle, un po’ come la favola della volpe che rifiuta di prendere grappoli molto superiori a lei, definendoli amari. Non distinguono tra peccato veniale, che indebolisce solo la grazia e la filiazione divina, e peccato mortale, che la distrugge, il quale crea una confusione insolubile quando si tratta di sapere se è possibile ricevere la Comunione senza previa confessione. Hanno poca o nessuna attività missionaria. Alcuni monaci dell’Athos pregano per la conversione di Satana. Odiano ardentemente i cattolici apostolici romani. Il classico della spiritualità greco-scismatica “Il timone” (Pedálion, Atene, 1886, p. 56), dice quanto segue: “Per stabilire che i Latini sono eretici, non è necessaria alcuna lunga dimostrazione. Il fatto stesso che abbiamo provato per loro un odio e un’avversione così forti per così tanti secoli dimostra in modo impressionante che li detestiamo come eretici, allo stesso modo degli Ariani, dei Sabelli e dei Pneumatomachi.”