2015 Comunicati  21 / 04 / 2015

Terra Santa: profanato un cimitero cattolico da parte di “ignoti” (con la kippah?)

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 39/15 del 21 aprile 2015, Sant’Anselmo

Condanna dei Capi delle Chiese dopo la profanazione del cimitero di Kfar Ber’im
Vandalisme-Kfar-Biriim-slide-630x210Il 15 aprile 2015, i Capi delle Chiese di Gerusalemme hanno condannato fermamente la profanazione, avvenuta il giorno prima, del cimitero maronita di Kfar Ber’im in Galilea. Di seguito potrete leggere il testo integrale del comunicato stampa tradotto dall’arabo, in cui si evince anche la deplorazione per la mancanza di risposte e di conseguenti azioni da parte delle Autorità giudiziarie e di pubblica sicurezza.

Abbiamo appreso questa mattina degli atti di dissacrazione nel cimitero di Kfar Bir’im, compiuti da parte di ignoti che hanno attaccato tombe e croci. Questo non è il primo assalto contro il cimitero di un villaggio svuotato ormai dei suoi abitanti.
Il giorno prima, il presidente israeliano Rivlin aveva visitato i capi delle Chiese di Gerusalemme al fine di presentare gli auguri in occasione della festa di Pasqua celebrata di recente. Durante la visita ha sottolineato che ogni attacco che colpisce i luoghi santi cristiani e musulmani è paragonabile alle offese che colpiscono i luoghi santi ebraici.
Noi continuiamo a sentire da anni dichiarazioni simili. Tuttavia, gli attacchi continuano e non abbiamo mai riscontrato misure importanti prese per perseguire questi atti criminali, come neanche nessuna comparsa di fronte al tribunale o azioni educative volte al rispetto dell’altro e dei luoghi sacri.
Mentre rimaniamo in attesa che lo Stato di Israele faccia giustizia per i villaggi abbandonati, soprattutto Kfar Bir’im e Ekret, o almeno rispetti la decisione emessa dalla Corte Suprema israeliana nel 1952 (!!!), rivendichiamo il dovere dello Stato di esercitare il suo potere giudiziario e di adottare le misure necessarie per prevenire il ripetersi di tali attacchi contro i luoghi santi.
Il Consiglio degli Ordinari Cattolici di Terra Santa esprime la sua piena solidarietà con il popolo di questo villaggio abbandonato, e in particolare con le famiglie delle vittime le cui tombe sono state vandalizzate. I membri del Consiglio pregano l’Altissimo e Onnipotente, affinché i responsabili comprendano la gravità degli attacchi, e prendano di conseguenza le misure necessarie per fermare questi attacchi indirizzati ai luoghi santi della nostra Terra Santa.

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