Terra Santa – L’odio giudaico contro la Chiesa colpisce ancora
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 55/13 del 1° giugno 2013, Sant’Angela Merici
Terra Santa – L’odio giudaico contro la Chiesa colpisce ancora
Gerusalemme, scritte anti-cristiane sulla chiesa della Dormizione
di Giorgio Bernardelli
Oltre che sui muri dell’edificio, insulti e minacce anche su due auto parcheggiate. Un atto attribuibile all’ala più intransigente dei coloni
Di nuovo scritte anticristiane in ebraico sui muri di una chiesa cristiana a Gerusalemme. E questa volta ad essere colpito è stato uno dei luoghi più conosciuti dai pellegrini, la basilica della Dormizione di Maria sul monte Sion. Una chiesa vicinissima al Cenacolo, nella zona adiacente al quartiere ebraico della Città Vecchia.
Le scritte sono state scoperte questa mattina dai benedettini tedeschi che vivono in questa basilica. Oltre che sui muri le scritte sono state tracciate su due delle auto parcheggiate (a cui sono state anche tagliate le gomme) e sull’ingresso del vicino cimitero greco-ortodosso. Nelle scritte compaiono insulti ai cristiani e minacce di «vendetta»; ma soprattutto c’è il riferimento ad Havat Maon, uno degli insediamenti in Cisgiordania che risultano essere abusivi per la stessa legge israeliana e quindi dovrebbero essere smantellati. Una circostanza che lascia pochi dubbi sulla matrice del gesto, legata al cosiddetto Price Tag, le violenze compiute dall’ala più intransigente del movimento dei coloni.
L’episodio accaduto stanotte alla basilica della Dormizione è solo l’ultimo di una lunga serie. E tra i luoghi già presi di mira con modalità analoghe c’è anche il Cenacolino, il convento dei francescani che dista appena poche decine di metri dalla chiesa appena presa di mira. «Bisogna mettere fine al più presto a questi atti di vandalismo favorendo un’educazione migliore dei giovani, a partire dalle scuole – ha commentato a caldo il vescovo ausiliare di Gerusalemme William Shomali -. È un processo che sarà lungo e richiede anche pazienza. Ma va detto che questi sono atti che mirano a minare la coesistenza tra i credenti a Gerusalemme, Città Santa per tre religioni».
Il nuovo episodio cade proprio alla vigilia della sessione di incontri della Commissione bilaterale tra Israele e la Santa Sede in programma a Roma lunedì e martedì. Appare del tutto probabile che questi ripetuti gesti entrino anche nell’agenda dei colloqui. Del resto – come anticipato qualche giorno fa da Vatican Insider – una delle questioni in discussione è proprio l’accordo sul Cenacolo, il luogo dove la tradizione cristiana ricorda l’Ultima Cena di Gesù e che oggi si trova all’interno di un complesso ebraico dove – al piano inferiore – viene venerata la tomba di Davide. Appare del tutto evidente – dunque – che qualsiasi accordo politico diplomatico dovrà fare i conti anche con il contesto concreto di un angolo di Gerusalemme dove l’intolleranza nei confronti dei cristiani è molto marcata. E che sottoscriverlo per il governo Netanyahu vorrebbe dire fare i conti davvero con l’estremismo violento che viene propagandato da alcune yeshiva, le scuole rabbiniche in cui si studia la Torah.
Vatican Insider – La Stampa