Terra Santa: l’odio anticristiano dei “fratelli maggiori”
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 6/16 del 19 gennaio 2016, San Mario
Domenica scorsa Bergoglio ha reso visita alla comunità ebraica di Roma, nel monumentale tempio israelita costruito dopo l’occupazione risorgimentale della Città, ribadendo gli errori del Concilio Vaticano II, in particolare quelli contenuti nella dichiarazione “Nostra Aetate”. Nelle stesse ore a Gerusalemme si consumava l’ennesimo atto vandalico da parte di bande di giudei nei confronti di un edificio cattolico, la basilica della Dormizione, sul Monte Sion. Bergoglio ha ricordato che gli ebrei sono i “fratelli maggiori” dei modernisti: il Vangelo potrebbe aiutarci a capire chi abbiano come padre.
Nuove scritte anti-cristiane alla basilica della Dormizione sul Monte Sion
(g.c.) – Un nuovo atto di vandalismo ha toccato ieri, domenica 17 gennaio, l’Abbazia della Dormizione sul Monte Sion. La porta d’ingresso del monastero benedettino e le mura adiacenti sono state imbrattate con slogan anti-cristiani («Il suo nome (Gesù) e la sua memoria devono essere cancellati». «Morte ai cristiani pagani, nemici di Israele», «Cristiani all’inferno»).
A poche settimane di distanza dagli atti di vandalismo che hanno toccato il cimitero dei salesiani a Beit Gemal, dove in dicembre sono state divelte le croci di alcune sepolture, questo nuovo episodio riporta in primo piano l’atteggiamento anti-cristiano di certe fazioni dell’ebraismo ultra-ortodosso.
Il patriarcato latino di Gerusalemme ha condannato senza mezze misure il fatto, ricordando che «l’unico modo per far fronte ad atti del genere è quello di controllare l’educazione impartita nelle scuole in cui vengono istruiti questi giovani, e monitorare chi incita all’intolleranza contro i cristiani».
Il riferimento, neppure troppo velato, potrebbe essere rivolto a chi frequenta una delle numerose scuole rabbiniche della città vecchia. Una di queste sorge a poche decine di metri dal luogo dove si è consumato il misfatto, nella zona sottostante il Cenacolo, in quello che anticamente era il convento dei frati francescani della Custodia di Terra Santa. Un edificio che, secondo una tradizione ebraica, ospiterebbe la sepoltura del re Davide ed oggi è occupata da una yeshivà. (…)
La basilica della Dormizione, insieme al vicinissimo convento francescano (detto «Cenacolino»), sono già stati toccati da ripetuti atti vandalici e dispetti (si va dalle scritte denigratorie alla spazzatura buttata a bella posta all’interno degli spazi del convento). Nel maggio 2014, proprio all’interno della basilica della Dormizione venne appiccato un incendio che solo per miracolo non provocò ingenti danni.
Sono svariati gli episodi di intolleranza anti-cristiana che si sono susseguiti nel recente passato ad opera di estremisti ebrei o coloni. Tra questi ricordiamo, ultimo in ordine di tempo, l’incendio alla chiesa della moltiplicazione dei pani e dei pesci a Tabgha, avvenuto nel giugno 2015 e per il quale sono poi stati arrestati dalle autorità due giovani estremisti ebrei.
Nel mirino degli estremisti vi sono anche moschee e luoghi di culto musulmani, ugualmente vittime del cosiddetto tag mehir («il prezzo da pagare»), motto con il quale questi gruppuscoli ultra-ortodossi minacciano cristiani e musulmani, accusandoli di aver «sottratto loro la terra».
Terrasanta.net