2012 Comunicati  11 / 04 / 2012

Svezia: avanza il potere della piovra bancaria

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 38/12 dell’11 aprile 2012, San Leone Magno

La Svezia liquida i contanti
di Malin Rising

La Svezia è stata il primo paese europeo ad introdurre le banconote nel 1661. Ora è quello più propenso a sbarazzarsene. “Non vedo perché dovremmo ancora stampare banconote”, dice Bjoern Ulvaeus, ex membro del gruppo anni ’70 ABBA, ed a favore di un mondo senza denaro contante.

Il profilo di una società di tal tipo si sta delineando in questa nazione ad alta tecnologia, creando frustrazione in chi preferisce monete e banconote al denaro digitale.

In molte città svedesi gli autobus pubblici non accettano denaro contante. I biglietti sono prepagati o ottenuti attraverso l’acquisto con un SMS. Un piccolo ma crescente numero di esercizi accetta solo carte di credito, ed alcune uffici bancari -che guadagnano dalle transazioni finanziarie- hanno smesso completamente di emettere denaro.

“Ci sono città dove non è più possibile entrare in una banca ed utilizzare i contanti”, lamenta Curt Persson, presidente dell’Organizzazione Nazionale dei Pensionati Svedesi. Sostiene sia un problema per gli anziani che vivono in zone rurali e non posseggono una carta di credito o non sanno come usarla per ritirare i contanti.

Il declino del denaro cash è evidente anche nei luoghi di culto,come nella chiesa di Carl Gustaf a Karlshamn, nel sud della Svezia, dove il parroco Johan Tyrberg ha installato recentemente un lettore di carte di credito per facilitare ai credenti l’elargizione di offerte.

“La gente è venuta da me varie volte dicendo che non aveva denaro contante ma avrebbe comunque voluto donare qualcosa”, diceTyrberg.

Banconote e monete rappresentano solo il 3% dell’economia svedese, a fronte di una media del 9% nell’eurozona e del 7% negli USA,secondo la Bank for International Settlements, un’organizzazione che riunisce le banche centrali di tutto il mondo.

Il 3% è ancora troppo per Ulvaeus, una società senza contanti potrebbe sembrare una causa bizzarra per una persona che ha costruito la propria fortuna su “Money, Money, Money” ed altre hit degli ABBA, ma per Ulvaeus è una questione di sicurezza.

Dopo che suo figlio era stato rapinato tre volte ha iniziato ad invocare una transizione più rapida verso un’ economia completamente digitale, anche solo per rendere la vita più difficile ai ladri.

“Se non ci fossero contanti, cosa farebbero?”, dice Ulvaeus.

L’associazione dei banchieri svedesi sostiene che la recessione dell’economia contante stia già sortendo effetti sul tasso di criminalità.

Il numero di rapine in banca è precipitato da 110 nel 2008 a 16 nel 2011- il tasso più basso da 30 anni, quando si iniziò a tenerne traccia- inoltre pare che le rapine sui portavalori siano ugualmente in calo.

“Meno liquidità in circolazione rende le cose più sicure sia per chi lavora maneggiando il contante, sia chiaramente, per il pubblico”, sostiene Par Karlsson,un esperto di sicurezza dell’organizzazione.

La prevalenza di transazioni elettroniche- e le tracce digitali che esse generano- aiuta a spiegare come mai gli svedesi abbiano meno problemi con la corruzione rispetto a paesi che hanno una cultura della liquidità più forte, come l’Italia o la Grecia, dice Friedrich Schneider professore di economia alla Johannes Kepler University, in Austria.

“Se le persone usano più carte di credito sono meno coinvolte in attività economiche illecite”, sostiene Schneider, un esperto di economie sommerse.

In Italia- dove il denaro cash è stato un valido mezzo per evitare il pagamento dell’ IVA e nascondere i propri profitti al fisco- il Primo ministro Mario Monti, lo scorso Dicembre, ha varato delle misure per limitare le transazioni di denaro contante ai pagamenti sotto i 1000 euro (1300$) partendo dai precedenti 2.500.

L’altro lato della medaglia è il rischio del cybercrimine. Secondo il Servizio Nazionale Svedese per la Prevenzione del Crimine,il numero di casi di frodi telematiche, incluso lo skimming, è schizzato a 20,000 nel 2011 da 3,304 nel 2000. Oscar Swartz, il fondatore del primo provider internet svedese, Banhof, sostiene che un’economia digitale sollevi anche questioni relative alla privacy a causa della traccia elettronica lasciata dalle transazioni. E’ a favore dell’idea di eliminare progressivamente il cash, ma ritiene che altri sistemi di pagamento anonimo debbano essere introdotti in alternativa.

Non c’è da sorprendersi che la Svezia ed altre nazioni del nord siano in prima linea in questo processo, data l’enfasi che pongono su tecnologia ed innovazione.

Per il secondo anno di fila, la Svezia si è posizionata prima nella classifica del Global Information Tecnology Report, pubblicata dal World Economic Forun a Gennaio. La Economist Intelligence Unit ha ugualmente posto la Svezia in vetta alla sua classifica relativa all’economia digitale, nel 2010.

Entrambe le qualificazioni ci danno la misura di quanto le nazioni stanno integrando le ICT nelle loro economie. Gli internet startup in Svezia, ed altrove, stanno lavorando duramente per sviluppare servizi bancari e di pagamento per gli smartphone.

La compagnia svedese iZettel ha sviluppato un servizio per piccoli commercianti, simile allo Square per gli USA,, che si installa nel retro dell’Iphone per farlo funzionare come un terminale per carte di credito.

Ci si aspetta che le più grandi banche svedesi lancino un servizio associato, alla fine di quest’ anno che permetta ai clienti di trasferire denaro fra i rispettivi account in tempo reale con i loro cellulari.

Molti esperti non credono che i contanti spariranno presto dalla circolazione, ma questa porzione di economia continuerà a subire un netto declino mentre tali opzioni di pagamento diventeranno disponibili. Prima di andare in pensione, in qualità di governatore della banca centrale di Svezia, Lars Nyeberg disse l’anno scorso che i contanti sarebbero sopravvissuti “come i coccodrilli, anche se saranno costretti a vedere gradualmente eroso il proprio habitat”. Andrea Wramfelt, la cui sala da bowling nella città meridionale di Landskorna ha smesso di accettare denaro cash dal 2010, fa una previsione azzardata, crede che banconote e monete smetteranno di esistere in Svezia entro 20 anni.

“Personalmente credo che sia questo che la gente dovrebbe aspettarsi per il futuro”, dice.

Ma ci sono sacche di resistenza. Hanna Celik, la cui famiglia possiede un’edicola in un centro commerciale a Stoccolma, dice che l’economia digitale riguarda solo le grandi banche in cerca di maggiori profitti. Celik dice che le vengono addebitate 5 corone svedesi (0,80$) per ogni transazione con carta di credito, ed una legge varata dal Parlamento svedese le vieta di scaricare questa tassa sui consumatori. “Fa schifo”, dice, “per loro (le banche) è un ottimo modo per guadagnare un sacco di soldi, questo è quanto. Faranno enormi profitti.”

The Chronicle Herald


Traduzione per Come Don Chisciotte a cura di Alessandra

Fonte: Come Don Chisciotte