Siria: per non dimenticare
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 96/24 del 18 dicembre 2024, San Graziano
Siria: per non dimenticare
In Siria gli attuali “ribelli” (eufemismo per indicare i terroristi islamisti, organizzati in bande di tagliagole al servizio di potenze straniere) vengono presentati dai media italiani in termini idilliaci. Per non dimenticare i crimini commessi negli anni precedenti (e che continuano a commettere) nei confronti della popolazione siriana, in particolare di quella cristiana, ricordiamo il caso emblematico di Malula, il villaggio cristiano dove si parla ancora l’aramaico, uno dei simboli del cristianesimo siriano.
Nel dicembre 2013 Malula fu assediata e occupata dai terroristi del Fronte al-Nusra (in cui militava anche Al-Golani, prima della sua trasformazione in stile hollywoodiano), che profanarono le chiese, rapirono delle monache e uccisero dei civili. Si formarono allora delle milizie cristiane di autodifesa e successivamente l’esercito nazionale liberò la popolazione di Malula dalla morsa dei terroristi. I soldati posizionarono sulla sommità della città una nuova statua della Madonna (foto), in sostituzione di quella precedente distrutta dai terroristi.
Naturalmente i giornalisti italiani non denunciarono la caccia al cristiano tranne alcune lodevoli eccezioni. Le segnalazioni che seguono sono tratte dall’archivio dei nostri comunicati.
Malula, tra i crociati di Siria: “Meglio Assad di Al Qaida”
https://www.ilgiornale.it/news/esteri/siria-i-crociati-malula-1026022.html
“Noi cristiani di Maloula cacciati dai ribelli: volevano convertirci”
https://www.ilgiornale.it/news/esteri/noi-cristiani-maloula-cacciati-dai-ribelli-volevano-948584.html