Rassegna stampa del 5.09.2013 (i titoli sono redazionali)
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 71/13 del 5 settembre 2013, San Lorenzo Giustiniani
1, x, 2
Uomo e donna. Presto, in Germania, concetti superati: la definizione del sesso sarà facoltativa e nell’atto di nascita, ove fosse “indeterminato”, se ne potrà omettere la precisazione e lasciar vuota la casella. Accanto ai classici “m” o “f” potrà eventualmente figurare una “x” per indicare il genere “intersessuale”. Lo prevede una legge varata dal governo tedesco a maggio, che entrerà in vigore il primo novembre e che fa della Germania il primo paese europeo a decidere un tale cambio paradigmatico. Finora l’Australia era il solo paese al mondo ad avere introdotto una normativa del genere. (…) A richiamare l’attenzione del quotidiano è stato un articolo pubblicato della Rivista per il diritto di Famiglia (FamRZ) che parla della nuova legge e della nuova figura del «sesso indeterminato». L’individuo “intersessuale”, classificato così alla nascita, potrà successivamente decidere se registrarsi come “m” o “f”, oppure anche rimanere tutta la vita senza una specificazione del sesso. I giuristi parlano di una nuova figura, «uno status specifico»: non dicono «terzo genere» ma di fatto, scrive il quotidiano liberal di Monaco, «di questo si tratta». Fin qui tutto bene ma i problemi cominciano con i documenti: passaporti, carte di identità, visti, ecc. che non prevedono altri codici oltre a “f” e “m”. La FamRZ propone di introdurre per i documenti personali la “x”, da affiancare al sesso maschile e al femminile, per indicare il genere “intersessuale”.
La Stampa
Terra Santa: il deicida non perde il pelo e neppure il vizio
Il Patriarcato cattolico latino di Gerusalemme ha denunciato un ”atto intimidatorio” contro il Monastero di Beit Gemal, vicino a Gerusalemme, attaccato la notte scorsa con una bomba molotov e profanato con uno slogan in ebraico inneggiante alla vendetta. Slogan concepito nello stile delle ‘spedizioni punitive’ anti-arabe o anti-cristiane di frange ultrà dei coloni nazional-religiosi ebrei. Il Patriarcato ha sollecitato il governo israeliano ad agire per individuare i responsabili.
Ansa
I frutti spirituali del ramadan?
Elenco delle chiese e dei conventi cattolici incendiati nelle scorse settimane in Egitto.
1. Chiesa francescana e scuola (strada 23) – Bruciata (Suez)
2. Monastero del Santo Pastore e ospedale – Bruciati (Suez)
3. Chiesa del Buon pastore; monastero del Buon Pastore – Molotov e attacco (Asuit)
4. Chiesa copta cattolica di san Giorgio – Bruciata (Minya, Alto Egitto)
5. Chiesa dei gesuiti – Bruciata (Minya, Alto Egitto)
6. Basilica di Fatima – Attacco – Heliopolis
7. Chiesa copto-cattolica di san Marco – Bruciata (Minya – Alto Egitto)
8. Convento francescano (suore del Cuore immacolato di Maria) – Bruciato (Beni Suef, Alto Egitto)
9. Chiesa di santa Teresa – Bruciata (Asuit, Alto Egitto)
10. Chiesa francescana e scuola – Bruciati (Asuit, Alto Egitto)
11. Convento di san Giuseppe e scuola – Bruciati (Minya, Alto Egitto)
12. Chiesa del Sacro Cuore dei copti cattolici – Bruciata (Minya, Alto Egitto)
13. Convento delle suore di santa Maria – Attacco (Il Cairo)
14. Scuola del Santo Pastore – Attacco (Minya, Alto Egitto)
Associazione La Torre
Synagoga locuta, causa finita est
I servizi israeliani ritengono che il regime siriano abbia effettivamente fatto uso di armi chimiche. “Sono state impiegate armi chimiche e non e’ la prima volta”, ha detto oggi il ministro israeliano per le Questioni Stategiche Yuval Steinitz, citando alla radio le valutazioni dell’intelligence. “Si tratta di un regime particolarmente crudele”, ha proseguito il ministro, criticando la comunità internazionale per la sua inazione.
Adnkronos
Chiamate lo psichiatra
Per Papa Francesco l’udienza di oggi pomeriggio nella Basilica Vaticana con 500 ragazzi della diocesi di Piacenza-Bobbio, in pellegrinaggio a Roma per l’Anno della Fede, non è stata uno dei soliti impegni dell’agenda pontificia da rispettare. Piuttosto è stata un’ora di svago e di allegria, perché lui lo ha detto chiaramente: “A me piace stare con i giovani”. (…) Ha poi aggiunto: “Quando a me dicono: Ma, Padre, che brutti tempi, questi … Guarda, non si può fare niente!. Come, non si può fare niente? E spiego che si può fare tanto!”. Quando però – ha proseguito – “un giovane mi dice: Che brutti tempi, questi, Padre, non si può fare niente!, lo mando dallo psichiatra, eh?”, perché “non si capisce un giovane, un ragazzo, una ragazza, che non vogliano fare una cosa grande, scommettere su ideali grandi per il futuro, no? Poi faranno quello che possono, ma la scommessa è per cose grandi e belle”. (…) Ha poi rivolto ai presenti lo stesso incoraggiamento dato ai giovani argentini partecipanti alla Gmg: “Coraggio. Andate avanti. Fate rumore, eh? Dove sono i giovani deve esserci rumore. Poi, si regolano le cose, ma l’illusione di un giovane è fare rumore sempre”. (…)“
Zenit.org
Un mostro si aggira per l’Europa: il cioccolato bianco
Il cioccolatino della discordia divide la Germania. Lo spot ideato dal colosso pubblicitario M&C Saatchi per lanciare un nuovo prodotto di casa Ferrero ha suscitato non poche perplessità: una tavoletta di cioccolato bianco arringa una platea di sostenitori accaniti, stile convention a stelle e strisce con tanto di cartelli “Yes weiss can”. Weiss, in tedesco, significa bianco. Da qui la polemica, incendiata inoltre dallo slogan finale: “Deutschland wählt weiss”, la Germania vota bianco. Apriti cielo, il popolo di Twitter si è scatenato in commenti sibillini, suggerendo ai vertici del Npd – il partito tedesco di estrema destra – di scegliere la Ferrero come sponsor in campagna elettorale, tanto per citare il commento più clemente. “Vogliamo sottolineare che siamo del tutto contrari a ogni forma di xenofobia ed estremismo politico o razzismo – ha dichiarato l’azienda italiana allo Spiegel Online – Siamo dispiaciuti che il nostro messaggio commerciale non sia stato compreso”. Nel frattempo, sul sito della Ferrero lo slogan è scomparso, lasciando spazio a un più misurato “Weisse Küsschen für immer”.
Corriere Della Sera
Elogio dei “papi” degli ultimi 50 anni: quelli del World Jewish Congress non sono “sedevacantisti!
Ieri mattina, Papa Francesco ha incontrato, in Vaticano, una delegazione del “World Jewish Congress”, guidata da Ronald S. Lauder, in occasione dell’arrivo dell’anno 5774 per gli ebrei di tutto il mondo. Secondo quanto riferito da un comunicato dell’organizzazione ebraica, una delle più importanti nel mondo (…). Il presidente Lauder, dopo l’incontro ha elogiato “la guida di Francesco”, che “non ha solo rafforzato la Chiesa cattolica, ma ha anche dato nuovo slancio alle relazioni con l’ebraismo”. “Mai – ha osservato il presidente – nei passati duemila anni di storia le relazioni tra Chiesa cattolica e popolo ebraico sono state così buone. La guida dei Papi che si sono succeduti negli ultimi cinquanta anni ha aiutato a superare molto pregiudizio”. (…) Francesco ha salutato Lauder con l’augurio ebraico “Shana Tova”, chiedendogli di estenderlo alle comunità ebraiche di tutto il mondo. Ha poi ribadito quanto aveva già affermato nell’udienza del 24 giugno scorso, in Vaticano, alla delegazione dell’International Jewish Committee on Interreligious Consultations, ovvero che: “Un cristiano non può essere antisemita” e che, anzi, per “essere un buon cristiano è necessario comprendere la storia e le tradizioni ebraiche”.
Zenit.org
Dare i numeri
“Kyenge: il concetto di mamma e papà è obsoleto”: quindi meglio genitore 1 e genitore 2, e in caso di poligamia genitore 3, genitore 4, genitore 5. Una volta chi dava i numeri veniva rinchiuso in manicomio.