Rassegna stampa del 31.10.2011
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 83/11 del 31 ottobre 2011, Vigilia di Ognissanti
Rassegna stampa del 31.10.2011 (i titoli sono redazionali)
Gli sbirri di Sarkò
A Parigi, un ripugnante spettacolo teatrale nel corso del quale degli escrementi vengono lanciati contro un’immagine raffigurante il viso di Nostro Signore, ha provocato la doveroso indignazione di centinaia di persone. La pacifica manifestazione davanti al teatro non è piaciuta ai solerti gendarmi di Sarkozy che hanno arrestato decine di persone, ovviamente in nome della liberté, égalité, fraternité. Insomma: nella repubblica francese il laicismo, protetto dalle forze dell’ordine, continua a infangare il volto di Cristo.
Modugno: vietato festeggiare Halloween!
Per il quarto anno consecutivo a Modugno non sarà possibile “festeggiare” Halloween, la festa dalle origini pagane e dal sapore diabolico.
Accogliendo ancora una volta una richiesta, avanzata nei giorni scorsi dalla Segreteria Politica del Movimento Politico Cattolico Azione e Tradizione – Due Sicilie, il neosindaco, Ing. Mimmo Gatti (a guida di una coalizione di centrosinistra) ha emanato un’ordinanza che vieta «la circolazione con il volto mascherato per le vie della città, dalle ore 21 di lunedì 31 ottobre alle ore 7 del 1° novembre; la vendita per asporto e consumo in luogo pubblico e/o di uso pubblico di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione; l’abbandono il luogo pubblico e/o di uso pubblico di qualsiasi contenitore vuoto di bevande, alimenti, rifiuti ed altri oggetti che possano creare pericolo». Leggi tutto e scarica l’ordinanza al seguente URL:
http://www.azioneetradizione.it/news.asp?id=917
La cloaca democratica/1
Il pulpito, lo ammetto, non è dei migliori, ma Muhammar Gheddafi, nel suo turbinoso viaggio romano, due cose ineccepibili le ha dette:
1) I partiti non sono la democrazia ma la sua degenerazione;
2) L’alternanza non significa altro che a un’oligarchia di potere se ne sostituisce un’altra. (…)
Chi appartiene alle oligarchie democratiche non ha qualità specifiche. La classe politica democratica è formata da persone che hanno come elemento di distinzione unicamente, e tautologicamente, quello di fare politica. La loro legittimazione è tutta interna al meccanismo politico che le ha prodotte.
Sono i professionisti della politica che vivono di politica e sulla politica secondo la lucida e spietata analisi di Max Weber. Poiché non è necessario avere alcuna qualità prepolitica (che anzi può essere d’ingombro), la selezione della nomenklatura è autoreferenziale, puramente burocratica, avviene all’interno degli apparati di partito, attraverso lotte oscure, feroci, degradanti e con un ricorso sistematico alla corruzione per procacciarsi il consenso.
Oppure avviene per cooptazione sulla base della fedeltà canina dell’adepto o per un qualche capriccio del capobastone.
Se quindi, per caso, l’uomo entrato in politica aveva qualche qualità la perde facendo politica in questo pantano democratico. L’oligarca democratico è perciò, necessariamente, un uomo senza qualità.
La sua unica qualità è non averne alcuna. Che noi cittadini, uomini formalmente liberi, si paghi della gente perché ci comandi e ci asservisca – perché questa, e non altro, è la democrazia rappresentativa – è già espressione di un masochismo abbastanza impressionante che, come notava Jacques Necker nel 1792, “dovrebbe lasciare stupiti gli uomini capaci di riflessione”.
(Da: La democrazia secondo Gheddafi, di Massimo Fini, segnalazione di www.ariannaeditrice.it del 21.10.2011)
La cloaca democratica/2
(…) Il pantano maleodorante della politica italiana si va allargando ad alta velocità e, secondo ogni probabilità, noi andremo a votare anticipatamente – non si sa su che cosa, non si sa neanche per chi – ma questo è quello che si delinea.
Andremo a votare con la stessa legge elettorale che abbiamo adesso, il che significa un Parlamento se possibile ancora peggiore, ancora più imbelle, più inetto, più controllato, più mafioso.
In ogni caso, quelli che verranno – se verranno, dopo l’attuale disastro – saranno degli ostaggi: ostaggi consenzienti dell’attuale sistema della finanza europea e mondiale; un altro tipo di balordi, perfino più pericolosi degli attuali.
L’altra sera, insieme ad altri disgraziati, mi è successo di sentire Rutelli parlare in televisione con un deputato Pdl e fare a gara con lui per decidere chi è più corrivo all’idea di aumentare l’età pensionabile, a tagliare i diritti dei lavoratori. Naturalmente, diceva Rutelli alzando il ditino: attenzione, perché se non risaniamo, se non paghiamo il debito, gli investitori istituzionali non compreranno più i nostri Bot, i nostri bond, e ci lasceranno col sedere per terra – non l’ha detto così perché è troppo educato.
Bene, questi sono quelli che verranno “dopo”. E questi investitori così minacciosi, che non compreranno più i nostri Bot? Sono gli stessi con cui, la sera prima, questa gente sicuramente è andata a cena – pardon: sono gli stessi che hanno pagato la cena, e probabilmente hanno pagato molto di più della cena. Dunque, questi che arrivano sono peggiori degli attuali. (…)
(Da: Destra e sinistra? Scordiamoci il meno peggio: non esiste, di Giulietto Chiesa) http://www.libreidee.org/2011/10/destra-e-sinistra-non-votiamoli-piu-non-esiste-il-meno-peggio/
I liberatori della Libia
Tripoli (AsiaNews) – “Alla Nato non importa nulla dei civili. Nella battaglia per Tripoli è stata decimata una generazione. Al fianco dei ribelli hanno combattuto ragazzini e giovani dai 9 ai 25 anni, che ora si aggirano per la città armati fino ai denti, credendo di avere in mano dei giocattoli”.
È quanto afferma ad AsiaNews Tiziana Gamannossi, imprenditrice italiana residente a Tripoli. “Occorre subito una forza di polizia per riportare la sicurezza nelle strade – spiega la donna – ed evitare vendette fra lealisti e ribelli”. (…)
Per la Gamannossi, contro l’esercito di Gheddafi hanno combattuto dei professionisti addestrati alla guerra, non dei semplici civili. Una volta entrati a Tripoli, essi hanno armato adolescenti fra i 9 e 25 anni, mandandoli allo sbaraglio e lasciandoli trucidare dalle truppe lealiste. “Solo ora che sono finiti i combattimenti – spiega la donna – si vedono alcuni adulti al fianco di questi giovani combattenti”. (…)
http://www.asianews.it/notizie-it/Tripoli,-per-combattere-la-guerra-contro-Gheddafi-si-usano-bambini-e-adolescenti-22501.html
La difesa della vita e l’isterismo laicista/1
Diversi manifesti antiabortisti sono apparsi in alcuni presidi pubblici della Asl 2 di Torino Nord, con l’indicazione: “Manifesto affisso per ordine della direzione aziendale”.
Nelle immagini,scrive Il Fatto Quotidiano, un feto all’ottava settimana con le scritte ‘Mamma ti voglio bene!’ e ‘Scegli la vita’. Grazie ai recenti protocolli le associazioni antiabortiste possono avere accesso negli ospedali e nei consultori, ma il Tar del Piemonte ha bocciato a luglio la delibera che privilegia l’accesso delle associazioni antiabortiste nei consultori.
Il caso ha suscitato scontri anche in Consiglio regionale, con interrogazioni, raccolte di firme e manifestazioni dell’opposizione contro la linea ‘pro vita’ del presidente Roberto Cota (Lega Nord).
Tra i commenti, da segnalare quello dell’assessore alla Sanità Paolo Monferrino che cita una nota del commissario dell’Asl Torino 2 Giacomo Managuerra, secondo cui l’affissione del manifesto antiabortista “non ha avuto alcun intento ideologico e politico”.
Fonte: http://www.uaar.it/news/2011/10/12/torino-manifesti-antiabortisti-affissi-per-ordine-della-asl/
La difesa della vita e l’isterismo laicista/2
Sotto inchiesta disciplinare per avere manifestato contro l’aborto. Camice bianco, volantini pro life in mano, alle spalle una croce con finti feti.
Sceso in corteo contro la pillola abortiva Ru 486, Giorgio Celsi, 48 anni, un lavoro agli Istituti clinici Zucchi di Monza, ha mandato su tutte le furie il Collegio degli infermieri di Milano e Lodi (Ipasvi). Il motivo? «È stato offeso il decoro, la dignità e l’immagine della professione infermieristica».
La contestazione gli è arrivata per raccomandata dal presidente dell’Ipasvi, Giovanni Muttillo, infastidito soprattutto dall'(ab)uso della divisa: «La invito ad astenersi in futuro da comportamenti di questo tipo, ben distinguendo, anche nei mezzi e nelle modalità, la sfera della libertà d’ opinione e di iniziativa politica da quella della professione infermieristica – si legge nella lettera firmata da Muttillo -. In difetto non mancheremo di avviare un formale procedimento disciplinare». Nel mirino è finita la manifestazione del 5 settembre davanti al Sant’Anna di Torino.
È l’ospedale in cui lavora il ginecologo Silvio Viale, considerato il pioniere in Italia della pillola abortiva Ru 486. Il sit-in era organizzato dall’associazione pro vita Ora et labora, di cui Giorgio Celsi è volontario. I toni sono duri, le frasi pesanti come il piombo: «Sono qui per testimoniare contro il grave delitto dell’aborto, anche quello chimico della Ru 486, dice Celsi ai microfoni delle tv che lo intervistano.
http://www.infermierin.it/in-news/248-infermiere-in-corteo-contro-l-aborto-finisce-sotto-inchiesta-disciplinare (su segnalazione della rassegna stampa “7 giorni 7” del 23-10.2011, info@cattolicigenovesi.org )
Il buddista santo subito
Mentre i media di tutto il mondo beatificavano Steve Jobs, fondatore della Apple, un rapporto commissionato dalla National Religious Broadcasters (NRB), con sede in Virginia (fonte: agenzia Zenit.org del 9 ottobre 2011), mostrava che «le idee cristiane e gli altri contenuti religiosi si trovano chiaramente di fronte a una censura delle piattaforme di comunicazione su Internet».
Spicca particolarmente la compagnia dell’american buddhist appena defunto. Secondo il rapporto, «le uniche applicazioni che la Apple ha bloccato per via delle opinioni che vi vengono espresse sono quelle che riflettono la visione cristiana». Complimenti al geniale supercapitalista «che ha rivoluzionato la nostra vita» e alla sua creatura.
(Fonte: Antitodi del 21 ottobre 2011, http://www.rinocammilleri.com/ )
Malati di modernismo
TORINO – Non c’è alcuna volontà di identificare l’omosessualità con una malattia da curare». Una settimana dopo le polemiche divampate a seguito delle osservazioni che il centro cattolico di Bioetica dell’Arcidiocesi di Torino ha inviato al presidente del Consiglio regionale Cattaneo sulla proposta di legge sulla parità di trattamento presentata dalla consigliera regionale Bresso, arriva la precisazione dell’arcivescovo Cesare Nosiglia.
Una nota che parte da una considerazione: «La Chiesa torinese, sia nelle intenzioni dell’arcivescovo sia nella prassi pastorale e negli orientamenti della Curia, ritiene che l’interpretazione data ad una frase sia stata eccessiva rispetto alle intenzioni: grande rispetto va dato a tutte le persone che hanno concezioni e idee anche diverse da quelle sostenute dalla Chiesa».
(Fonte: http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/426011/ )
Il vomito dell’ateo Odifreddi (inviteranno anche lui alla prossima Assisi?)
(Sulla profanazione della statua della S. Vergine a Roma) (…) Per Odifreddi questa reazione «è semplicemente comica. (…) Che tra tutti i problemi di cui ci dovremmo preoccupare in questo momento ci fosse pure l’incolumità delle statuette della Madonna, non l’avremmo mai immaginato, se padre Lombardi non ce l’avesse fatto notare! E solo nel Sud del mondo (europeo o americano) qualcuno poteva pensare, e addirittura dire, che rompere un pezzo di gesso senza nessun valore potesse costituire un’offesa alla sensibilità di qualcuno. Anche se negli Stati Uniti, protestanti e più attenti a certe cose, i cattolici vengono non a caso chiamati “adoratori di statue”». (…)
(Fonte: http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1990 )
Kippatissimo
Gianni Alemanno ha programmato un viaggio in Israele per conoscere Gilad Shalit, il caporale israeliano tenuto in ostaggio dai palestinesi per 5 anni.
L’intenzione di Alemanno è quella di invitare Shalit a Roma, città che ha riconosciuto al soldato la cittadinanza onoraria.La giunta sembra favorevole ad appoggiare la proposta di assegnare il Nobel per la pace al soldato israeliano.
Fonte: http://www.quotidianoroma.it/2011/10/25/alemanno-invita-gilad-shalit-il-soldato-israeliano-liberato/
Mullah La Russa
Roma – L’inserimento della Sharia nella legge costituzionale della nuova Libia ”non è un problema, il problema è come viene interpretata. Jalil è un uomo estremamente moderato che della Sharia dà un’interpretazione condivisibile”.
Così il ministro della Difesa, La Russa. ”Ho conosciuto Jalil – ha spiegato La Russa conversando con i giornalisti a Palazzo Madama al termine dell’informativa sulla Libia – e so, come tutti sanno che e’ un uomo estremamente religioso ma anche estremamente moderato che della Sharia dà un’interpretazione condivisa e condivisibile”.
(Asca 27 ottobre 2011)
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