Rassegna stampa del 25.01.2012
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 9/12 del 25 gennaio 2012, Conversione di San Paolo
Rassegna stampa del 25.01.2012 (i titoli sono redazionali)
Compassato
(20.01.2012) “Confesso, ed è una mia lacuna, che non so cosa sia la massoneria. So di non essere massone”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un’intervista a ‘Otto e mezzo’. Le definizione di massone, sottolinea Monti, “è apparsa da quando sono temporaneamente assurto a notorietà nazionale”. “Non ho ancora avuto il tempo – aggiunge – di andare a vedere cosa dice quella voce” sui motori di ricerca, “non so bene cosa sia la massoneria, ma so di non essere massone”. “Non so – dice Monti – come valutare i massoni, come accorgermi se uno è massone. E’ una cosa che per una persona abbastanza banale e concreta risulta un po’ evanescente”
Fonte: Tmnews
Fratellanza italiana
(24.01.2012) «Un esecutivo di buona volontà, autonomo non dalla politica, ma dalle complicazioni ed esasperazioni di essa, e con l’impegno primario e caratterizzante di affrontare i nodi più allarmanti di una delicata, complessa contingenza». Il giudizio del cardinale Bagnasco sul governo Monti, di fronte ai vescovi italiani riuniti nel consiglio permanente della Cei, è in queste parole, che però sono soprattutto un’indicazione di percorso. «C’è da salvare l’Italia», dice il cardinale, e di fronte a questa sfida tutto passa in secondo piano, anche l’appartenenza politica.
Fonte: Europa Quotidiano
Bombe atomiche pacifiche
(16.01.2012) Roma – Giulio Terzi ritiene che sia “molto basso” il rischio che Israele attacchi l’Iran, anche se “dipende dalla capacità della comunità internazionale di convincere la leadership iraniana a sedersi al tavolo dei negoziati, a rispettare le risoluzioni Onu e a terminare il suo programma nucleare che si ritiene abbia uno scopo militare”. Così il ministro degli Esteri.
Il titolare della Farnesina è invece convinto si debba proseguire con determinazione con le sanzioni “sul sistema economico iraniano”, che, “porteranno a divaricazioni interne alla leadership iraniana e convinceranno l’Iran a rispettare le risoluzioni dell’Onu”. Alla domanda se si facciano due pesi e due misure tra la l’atomica che Teheran sta cercando di ottenere e bomba israeliana, Terzi, dopo aver premesso che l’esistenza dell’ordigno di Tel Aviv “non è mai stata dichiarata”, ha concluso che se comunque Israele l’avesse, avrebbe “finalità pacifiche” .
Fonte: Agi Energia
Olanda: al rabbino non far sapere quanto è importante il sedere
(18.01.2012) Il rabbino Aryeh Ralbag è stato sospeso dalla comunità ebraica ortodossa di Amsterdam, di cui era capo, dopo aver firmato una dichiarazione nella quale l’omosessualità viene definita come una malattia per la quale si può trovare una cura.
Martedì scorso IlTelegraaf ha scritto che Ralbag rimarrà sospeso finche lui e i vertici della comunità chiariranno l’accaduto. La dichiarazione, che è stata firmata da 162 rabbini e psichiatri l’anno scorso, afferma che “l’omosessualità non è un accettabile stile di vita e che “i comportamenti sessuali possono cambiare”. Ralbag, il quale vive a New York e viaggia in Olanda una o due volte all’anno per le decisioni sulle questioni legali della comunità, ha firmato la dichiarazione, nel pieno di tutte le sue funzioni ufficiali, inclusa quello di rabbino capo di Amsterdam.
Questa parte della sua firma è stato tolta. Secondo un comunicato stampa rilasciato dal NIHS, la sezione amministrativa della comunità, “La firma del rabbino Ralbag potrebbe dare l’impressione che la comunità ebraica ortodossa di Amsterdam condivida la sua opinione.” “Questo è completamente falso. Gli omosessuali sono benvenuti nella comunità ebraica di Amsterdam.”
Fonte: Vatican Insider
200 morti cristiani non fanno notizia
(22.01.2012) Sono almeno 215, secondo fonti locali, le vittime degli attacchi terroristici sferrati ieri a Kano, la seconda città della Nigeria. Bombe, sparatorie e incendi hanno seminato morte per le strade della metropoli di oltre dieci milioni di abitanti. Gli attentati sono stati rivendicati dal gruppo integralista islamico “Boko Haram”.
Stamani, inoltre, uomini armati hanno ucciso nove persone in un attacco contro la comunità cristiana in un villaggio nel Nord del Paese. Attaccate anche due chiese.
Fonte: Radio Vaticana
Libia: sul ponte non sventola la bandiera bianca
(24.01.2012) I miliziani fedeli a Gheddafi sono tornati all’attacco oggi e hanno riconquistato Bani Walid, loro vecchia roccaforte, facendo sventolare la bandiera verde del regime sulla città. Intanto il governo degli insorti è sempre più in difficoltà, fra contestazioni popolari, dimissioni e violenze diffuse. Ieri il Cnt (Consiglio nazionale di transizione) ha dovuto rinviare di una settimana l’adozione della legge elettorale per la Costituente e oggi ha visto le dimissioni dell’ambasciatore in Italia, Hafed Gaddur.
L’attacco a Bani Walid è stato provocato oggi dall’arresto di partigiani pro-Gheddafi da parte dei miliziani della Brigata 28 maggio, fedeli al Cnt. I lealisti (appartenenti alla tribù dei Warfalla) hanno reagito con mitra e bazooka e hanno stretto d’assedio la caserma della brigata. Cinque miliziani rivoluzionari (tuwar) sono stati uccisi.
I pro-Gheddafi così hanno avuto la strada spianata verso il resto della città, 170 km a sudovest di Tripoli, una delle ultime roccaforti del dittatore a cadere. I lealisti hanno preso il controllo della città e hanno issato la bandiera verde della Jamairiya. Secondo una fonte militare del Cnt, l’esercito si sta dirigendo verso la città per riprenderla, con l’appoggio dei jet.
Ma il portavoce del Consiglio locale, Mahmud el-Werfelli, denuncia che da due mesi veniva chiesto aiuto al Cnt contro la minaccia dei lealisti. Il governo, accusa el-Werfelli, “ci ha traditi, ci ha lasciati fra l’incudine e il martello”. Per il Cnt, la situazione sta diventando sempre più complicata.
Fonte: L’Indipendenza
Generazione Napolitano
A Torino, come in molte altre città italiane, i primi bambini nati nel 2012 sono risultati figli di immigrati stranieri o di persone di origine straniera che hanno acquisito la cittadinanza Una cittadina onoraria piccola piccola, come segno, come riconoscimento simbolico delle migliaia di bambini figli di immigrati che, nati in Italia, aspettano di diventare italiani.
La bimba che potrà diventare torinese ad honorem, una volta che il Consiglio comunale avrà attivato la procedura prevista dall’articolo 7 dello Statuto, è Laila Abdane, figlia di genitori marocchini, nata il primo gennaio all’1,52 in un ospedale torinese.
Il documento, presentato da Tricarico e da Marta Levi, presidente della Commissione Pari Opportunità, e sottoscritto da tutto il gruppo Pd, impegna il sindaco a farsi portavoce affinché non cada nel vuoto l’appello del presidente Napolitano, che ha esortato il Parlamento a legiferare per riconoscere la cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati.
Fonte: La Stampa del 24 gennaio 2012
Non si può negare che Fini è un pochettino filoisraeliano
(24.01.2012) ROMA – ”I negazionisti di oggi si collegano idealmente ai nazisti di ieri”. Così il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è intervenuto stasera alla presentazione del libro di Donatella Di Cesare ”Se Auschwitz è nulla” nell’aula dei gruppi parlamentari.
Poco prima Fini, discutendo del libro della Di Cesare tutto incentrato sul negazionismo e sulla necessità di una legge per sanzionarlo, ha sottolineato che l’obiettivo politico del negazionismo ”tende a coincidere con lo stesso obiettivo politico del nuovo antisemitismo, che spesso si presenta nella forme dell’antisionismo: l’ostilità contro lo Stato di Israele si esprime anche come attacco ideologico”.
Fini ha infine rimarcato che per le Istituzioni ”il dovere della memoria è parte integrante del loro quotidiano impegno per la difesa e per la promozione dei principi di dignità della persona sanciti dalla Costituzione”.
Fonte: Blitz Quotidiano