Pio XI e l’Anno di Grazia 1925
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 1/25 del 3 gennaio 2025, Santa Genoveffa
Pio XI e l’Anno di Grazia 1925
Come abbiano già segnalato, il calendario 2025 della rivista Sodalitium è dedicato alla Regalità di Cristo nel centenario dell’enciclica “Quas primas” di Pio XI: https://www.centrostudifederici.org/12-mesi-insieme-allenciclica-sulla-regalita-di-cristo/
Il 1925 fu ricco di avvenimenti importanti per la Chiesa: innanzitutto vi fu l’Anno Santo, indetto dal Pio XI con la con la bolla “Infinita Dei Misericordia” del 29 maggio 1924.
Nel corso dell’Anno Santo Papa Ratti canonizzò sei santi, tra cui alcune figure particolarmente importanti:
il 17 maggio 1925: Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo (1873-1897), vergine del Carmelo di Lisieux;
il 21 maggio 1925: Pietro Canisio (1521-1597), sacerdote professo della Compagnia di Gesù;
il 24 maggio 1925: Maddalena Sofia Barat (1779-1865), vergine, fondatrice della Società del Sacro Cuore di Gesù; Maria Maddalena Postel (1756-1846), vergine, fondatrice della Suore delle scuole cristiane della misericordia;
il 31 maggio 1925: Giovanni Maria Vianney (1786-1859), sacerdote; Giovanni Eudes (1601-1680), sacerdote, fondatore della Congregazione di Gesù e Maria e dell’Ordine di Nostra Signora della Carità.
Inoltre Pio XI, nel corso dell’anno giubilare, volle a Roma una grande esposizione missionaria per “attirare sempre più vivo, largo, illuminato, consapevole, l’interesse di tutti sulle missioni e sull’Opera della propagazione della fede”.
Esposizione Missionaria Vaticana.
Il Santo Padre ha concesso un’udienza particolare a quanti, con la direzione e con la preziosa collaborazione, contribuirono alla buona riuscita della Mostra Missionaria, che è una nota caratteristica del presente Giubileo, come quella che dimostra, con l’eloquenza dei fatti, l’estensione del regno di Gesù Cristo e l’unione dei popoli più svariati nello stesso ovile e sotto lo stesso Pastore . L’udienza ebbe luogo nell’Aula Concistoriale il 5 gennaio u . s ., e vi parteciparono, col Comitato dell’Esposizione e i Sottocomitati e i tecnici e la direzione della rivista ufficiale, tutti i membri degli Istituti Religiosi, che hanno esposto e collaborato alla Mostra .
Non appena giunto nell’aula, accompagnato dall’E.mo Card. Van Rossum, il S . Padre diede a baciare la mano ai presenti e donò a ciascuno una medaglia commemorativa . Quindi, rispondendo all’indirizzo di omaggio pronunciato dal Card. Van Rossum, disse di avere vivamente desiderato il momento di poter esprimere ai presenti la sua soddisfazione e la sua paterna riconoscenza per quanto avevano « così bellamente » compiuto per il buon successo della Mostra Missionaria. Che se essi si sentivano ricompensati alla certezza di aver consolato il cuore del Padre Comune, maggiormente dovevano allietarsi pensando che hanno consolato il cuore di Gesù stesso, perchè l’onore di Gesù, congiunto all’onore della Chiesa, fu l’unico intento del Santo Padre che ideò la Mostra e di quelli che vi si adoperarono ; come per l’amore e per l’onore di Gesù tanti nostri confratelli « faticano e combattono sulle frontiere della verità, in faccia alle tenebre, proprio nei punti più avanzati, nelle trincee prime di questa magnifica divina lotta, che da secoli arde via via in tutto il mondo per il trionfo della verità e del bene » .
Il cuore del Papa si commosse al richiamo dei Missionari « molto lontani di luogo, ma tutti così vicini a noi », e si disse lieto di vedere che « anche in questo mondo le loro fatiche, i loro sudori, le loro pene, la loro passione hanno fruttificato e fruttificheranno ancora per tutto questo Anno Santo, a quello stesso intento e verso la stessa mèta, alla quale li sacrava la loro nobile e santa vocazione » . Un buon frutto intanto, si è già raccolto – osservava il Santo Padre, – ed è la stima e l’attenzione alla grande opera delle Missioni, come ne fanno fede « le impressioni esternate anche da alti luoghi e da intelligenze elette, colte di ogni coltura, ricche di ogni esperienza, impressioni come di bella sorpresa davanti a questa magnifica rivelazione . Evidentemente l’opera vostra ha fatto questo, che molti, i quali delle Missioni Cattoliche non avevano altra idea che quella di un’opera molto pia, molto devota, di anime buone di sacerdoti, di religiosi, di monache, hanno veduto trattarsi invece di un’opera di un’importanza mondiale, di tanto valore universale, non soltanto religioso, ma anche civile . . . » .
https://bollettinosalesiano.it/archivio/1925/192503.pdf