Perché ci dissociamo da certe manifestazioni
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 32/14 del 19 marzo 2014, San Giuseppe
Presentiamo ai lettori il testo di un intervento tenuto da Guido Guastalla, esponente della Comunità ebraica italiana, alla manifestazione promossa da “Manif pour tous Italia”. Questa associazione, riprendendo analoghe iniziative che hanno avuto un vasto consenso in Francia, si oppone, nel nostro paese, al progetto di legge conto l’ “omofobia” dell’on. Scalfarotto, attualmente sottosegretario del governo Renzi.
Inutile dire che ci opponiamo al progetto di legge Scalfarotto, contrario al diritto naturale e divino, come pure alle altre “leggi” – già approvate o da approvare – che si oppongono alla retta ragione e alla vera Fede.
Non condividiamo invece la collaborazione e l’adesione dei cattolici ad associazioni che esplicitamente e programmaticamente si dichiarano e sono aconfessionali e interreligiose. In quanto cattolici, la nostra bandiera è quella della Regalità di Cristo, e nessun’altra.
Un’adesione – seppur critica – a queste associazioni inserisce lo sventurato cattolico nell’ingranaggio tipico della loggia massonica. Ne sia prova il discorso che qui pubblichiamo: davanti a una platea in gran maggioranza cattolica, l’oratore ha predicato i principi del Talmud e della Cabala, incluso il mito esoterico dell’androgino primitivo, e ha lodato la Chiesa cattolica per essersi liberata dal “secolarismo”, ovverosia, nel suo modo di esprimersi, dalla dottrina della regalità sociale di Cristo, per passare alla difesa illuminista della libertà di espressione.
A chi ci accusasse di esprimere una opinione magari corretta in teoria, ma totalmente priva di realismo, obiettiamo che è semmai l’opinione contraria a essere sommamente irrealista. Non è certo l’apporto di poche decine o centinaia di cattolici “tradizionali” che cambierà il rapporto di forze tra sostenitori e avversari delle nuove leggi, e assicurerà la buona riuscita di queste manifestazioni. Mentre, al contrario, saranno i pochi malcapitati intransigenti a farsi lentamente ma sicuramente assorbire dalla mentalità acattolica o modernista dei compagni di lotta. L’esperienza del passato, in occasione del referendum sull’aborto, non insegna nulla?
Cattolici! Non cadiamo nell’inganno preparato dal Nemico. Non uniamoci contro un errore, con chi professa altri errori, ma per la vera dottrina di Cristo Re e della Sua Chiesa. Non marciamo fianco a fianco con gli atei, gli infedeli di tutte le religioni, gli eretici, i modernisti e i loro complici, portando le loro bandiere della libertà d’espressione, ma marciamo sotto la nostra bandiera di Cristo Re. Se tra i non cattolici alcuni difendono in buona fede il diritto naturale, ce ne rallegriamo. Ma anche in questo caso, ognuno combatta sotto la propria bandiera, nel proprio ambito e con le proprie armi. Chi avrebbe il coraggio di proporre un’adesione critica alla massoneria? Non è lo stesso darla ai suoi principi e metodi, seppur bene mascherati?.
A buon intenditore, poche parole. E buona lettura.
Perché io, ebreo, sono contrario alla legge sull’omofobia (link)