Una nuova violazione dei diritti dei cattolici nella Grotta del Presepio in Betlem (1932)
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 110/20 del 18 dicembre 2020, San Graziano
Una nuova violazione dei diritti dei cattolici nella Grotta del Presepio in Betlem (1932)
A sera del 16 Febbraio dell’anno passato una mano audace e sacrilega con una lama tagliava con trentun sfregi le preziose tele d’amianto che adornano per tre lati le pareti della Grotta della Natività in Betlem.
Il soldato che di giorno e di notte è di guardia nella Santa Grotta (ottenuto dalla Francia, nazione protettrice dei Latini in Terra Santa, nel 1873 dopo ripetute violenze dei Greci, ndr) per quel tempo era assente , e l’assenza dev’essere stata molto prolungata da permettere alla mano sacrilega di compiere l’atto vandalico per cui eccorse un tempo considerevole.
Il fatto commosse la stampa dei diversi paesi che commentò aspramente il ripetersi di simili attentati contro i diritti dei Cattolici nei Santuari più cari e preziosi al loro cuore.
La bella tela d’amianto, ch’è garanzia contro gl’incendi, fu donata dalla Francia per supplire i preziosi ed artistici oggetti che decoravano la santa Grotta e che furono tolti da una banda di 300 Greci scismatici, parte monaci e parte borghesi, che nel 23 Aprile 1873 violentemente e con armi alle mani invasero la sacra Grotta, la saccheggiarono asportando perfino le lastre di marmo che rivestivano il santo Presepio. E lo potettero fare impunemente perché prima maltrattarono, ferirono e resero impotenti i cinque religiosi Francescani che, pregando, stavano in guardia nella Culla del Redentore.
La preziosa tela rappresentava la Nascita del Divin Redentore con la scritta: Et peperit Filium suum et pannis Eum involvit et reclinavit in Praesepio ; l’Apparizione degli Angeli ai Pastori con la scrittura: Evangelizo vobis gaudium magnum: natus est hodie Salvator qui est Christus ; la scena di S. Giuseppe che dormendo ebbe in sogno l’avviso dell’Angelo di fuggire con Gesù e Maria in Egitto: Ecce Angelus Domini apparuit in somnis Joseph dicens: Surge et accipe puerum et matrem ejus et fuge in Aegyptum;la quarta rappresentazione era della SS. Vergine che offre il suo divin Figlio all’adorazione dei Magi: Ecce Magi ab Oriente venerunt dicentes: Ubi est qui natus est Rex Judeorum?
Il centro della decorazione è costituito da otto stemmi a doppio scudo e da quattro parallelogrammi a cornice dorata sostenuti ognuno da una coppia d’Angeli. In uno di essi è riprodotto, in campo d’argento, il simbolo della Custodia Francescana di Terra Santa mentre in un altro s’incrociano due braccia ai piedi di una Croce rossa su fondo azzurro, emblema araldico dell’Ordine dei Minori. Ornano la decorazione una fuga di arabeschi in oro su fondo rosso con gigli e frutti simbolici.
Appena conosciutosi l’atto vandalico e sacrilego, la Custodia di Terra Santa ha subito inoltrato un energica protesta al Governatore inglese reclamando un’immediata inchiesta e una sanzione nei confronti dei colpevoli.
Si farà giustizia?! ovvero com’è successo altre volte si passerà la spugna anche su questo nuovo fatto criminoso per cui invochiamo ancora una volta la stabilita Commissione per i Luoghi Santi per la quale fa orecchio da mercante la Potenza mandataria britannica contro ogni giustizia perchè impunemente vengono violati e calpestati i diritti del Cattolicismo….
Dall’Almanacco di Terra Santa pel 1933.