2014 Comunicati  11 / 09 / 2014

Luglio 2014: bombe anche sui cristiani di Gaza

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 69/14 dell’11 settembre 2014, Santi Proto e Giacinto

8Nelle stesse ore in cui Giuliano Ferrara organizzava a Roma una veglia per “Israele e i cristiani perseguitati” a Gaza le bombe israeliane uccidevano una donna cristiana e colpivano la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia.

Gaza, anche una donna cristiana tra i morti
(28/7/2014) Da anni condividono le sofferenze di tutti a Gaza. E oggi la piccola comunità cristiana della Striscia – circa duemila persone, su una popolazione di 1,8 milioni di abitanti – si trova a piangere anche una propria vittima nei raid compiuti dall’aviazione israeliana. Si tratta della signora Jalila Farah Aiad, una donna di sessant’anni della comunità greco-ortodossa, rimasta carbonizzata nella propria casa colpita da un missile israeliano ieri a Gaza. Nell’esplosione che ha distrutto l’edificio – racconta in un messaggio pubblicato su Facebook padre Jorge Hernandez, il parroco della chiesa latina della Sacra Famiglia – è rimasto gravemente colpito anche suo figlio maggiore Jerjis, che si trova ora in coma in ospedale, mentre il marito George ha riportato ferite meno gravi. (…)
“Il figlio minore Antonio – scrive padre Hernandez – non si trovava in casa perché si era recato a Messa nella chiesa ortodossa; e al momento dell’esplosione era proprio nella nostra parrocchia. Tutta la comunità è rimasta profondamente commossa. I missili davvero non fanno distinzioni tra le persone: semplicemente cadono e uccidono. Quanto avvenuto – aggiunge il parroco di Gaza – conferma come oggi non ci sia un solo posto sicuro in tutta la Striscia. Questi sono fatti, non parole”. (…)
Non è la prima volta che i cristiani di Gaza si ritrovano a piangere un proprio morto a causa del conflitto tra Israele e Hamas: era già successo nel 2012. In quel caso a perdere la vita fu Saalem, un altro cristiano ortodosso, padre di quattro bambini: soffriva di cuore e non riuscì a reggere la tensione dei continui bombardamenti. Questa volta però la morte di Jalila, colpita direttamente nella propria casa ridotta in macerie, ha provocato uno shock ancora più grande. (…)
Vatican Insider

Bombardamenti vicino alla parrocchia cattolica di Gaza. Devastata la scuola
(29/7/2014) Un bombardamento dell’esercito israeliano effettuato questa mattina nei pressi della parrocchia cattolica di Gaza, dedicata alla Sacra Famiglia, ha parzialmente distrutto anche l’adiacente scuola parrocchiale, l’ufficio del parroco e alcuni locali utilizzati dalla parrocchia. Lo riferisce all’Agenzia Fides il parroco Jorge Hernandez. Il bersaglio principale del bombardamento era una casa che si trova a pochi metri dal complesso parrocchiale e è stata completamente rasa al suolo dal raid.
Dal tardo pomeriggio di ieri l’esercito israeliano aveva iniziato a inviare SMS anche ai residenti di al-Zeitun – quartiere orientale di Gaza City dove sono ubicate anche la parrocchia cattolica e quella ortodossa – intimando di lasciare le abitazioni che sarebbero state bombardate.
Tanta gente è scappata, ma l’evacuazione non è stata possibile per coloro che attualmente vivono nella chiesa: oltre al parroco argentino Jorge Hernandez, sacerdote dell’Istituto del Verbo Incarnato, presso il complesso parrocchiale della Sacra Famiglia ci sono in questi giorni di raid aerei anche tre suore di Madre Teresa insieme ai 29 bambini disabili e alle 9 donne anziane di cui si prendono cura.
“Abbiamo passato una notte difficile, ma siamo qui. Questa guerra assurda” racconta p. Hernandez “continua a andare avanti. Dopo aver distrutto il quartiere di Shujayeh, ora prendono di mira quello di Zeitun. Tutto capita attorno a noi. I miliziani di Hamas continuano a lanciare missili e poi si nascondono nei vicoli. E noi non possiamo fare assolutamente niente. Non possiamo evacuare, con i bambini è impossibile. Le loro famiglie vivono qui intorno. E può essere più pericoloso uscire che rimanere qui. Cerchiamo di stare nei luoghi più sicuri, sempre al piano terra”. 
Fides.org