L’orecchio del padrone
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 33/14 del 24 marzo 2014, San Gabriele Arcangelo
Lo scoop che imbarazza Obama (e che purtroppo riguarda anche te)
Insomma, cari amici americani, volete dirci perché continuate a intercettarci? La sua superagenzia di intelligence, la Nsa, ha messo sotto controllo a tappeto i nostri telefoni, i nostri computer, le nostre email, memorizzato le nostre pagine Facebook, le nostre ricerche su Google, i nostri cinguettii su Twitter ; persino – è l’ultima rivelazione dell’eroe che risponde al nome di Snowden – persino gli innocui ma tanto divertenti giochini digitali (sì quelli che i vostri figli scaricano gioiosamente sul vostro tablet), i quali contengono un « cavallo di troia », che permette di spiare tutto quel che fate.
Beh, la spiegazione ufficiale la conosciamo. La ripete il grande presidente Obama, il quale non smette di ricordarci che, anziché criticarlo, dovremmo ringraziarlo, perché quelle intercettazioni hanno consentito di sventare decine di sanguinosi attentati.
E mediaticamente è plausibile. Ora, però, una fonte insospettabile e autorevole la contraddice. Non si tratta del solito pensatore libero, ma addirittura della New American Foundation, un think tank legatissimo all’establishment di Washington, che qualche giorno fa ha pubblicato uno studio assai interessante. Quattro stimatissimi esperti di Sicurezza hanno potuto analizzare i files riguardanti 225 estremisti islamici accusati di terrorismo.
E – sorpresa! – hanno scoperto che la tesi del governo è, cito, “esagerata e persino ingannevole”, poiché i 225 sono stati bloccati grazie ad attività di intelligence tradizionali, ovvero selettive e mirate. L’intercettazione di massa non è servita a nulla. Zero assoluto.
Naturalmente la notizia è passata praticamente inosservata, ed è stata ripresa solo da alcuni siti anticonformisti o da siti accademici specializzati in politica estera e di sicurezza. In mezzo, ovvero nella grande stampa mainstream, il vuoto; pochi, distratti articoli.
E allora, dopo questa rivelazione, io, umile cittadino che ancora crede nella democrazia (non è il nostro caso, ndr) e nello stato di diritto, mi chiedo: ma se il Grande Fratello non serve a combattere i terribili sovversivi islamici, perché continuano a intercettarci? Perché l’America spende decine di miliardi di dollari per violare la privacy di tutti noi, senza distinzione di nazionalità: americani, europei, cittadini del mondo?