L’aggressione alla Siria e i massacri mediatici
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 42/12 del 20 aprile 2012, San Sulpizio
Giulietto Chiesa, seppur di scuola marxista, è una delle rare (e serie) voci fuori dal coro. L’articolo che segnaliamo è indirizzato al popolo di trinariciuti di sinistra, ma si può benissimo adattare anche ai trinariciuti di destra. Sempre che esista ancora una sinistra e una destra in questo Occidente schiavizzato dall’usura apolide.
La Siria e i massacri di sinistra
di Giulietto Chiesa
Che fareste se un farabutto, che vi ha gia’ fregato quattro volte, proprio quattro volte, venisse a chiedervi di prestargli una somma di denaro, o vi prospettasse un buon affare, o semplicemente vi mostrasse simpatia o benevolenza? Immagino che lo mandereste a quel paese. Ebbene sono ormai convinto che una parte considerevole di persone, altrimenti intelligenti, che si considerano di sinistra, farebbero il contrario. Naturalmente qui si apre la gran questione attorno al significato della parola sinistra, ai giorni nostri. (…) Ma mi viene da pensare che, a sinistra, non topograficamente, ci sia una discreta quantita’ di allocchi.
Questo pensiero mi e’ venuto leggendo un recente appello, firmato da un bel numero di intellettuali, appunto, di sinistra, pubblicato dal Manifesto, che addirittura ha ancora sulla testata scritto quotidiano comunista, in cui si manifesta il massimo di ostilita’ possibile nei confronti del dittatore sanguinario Bashar Assad, e il massimo di solidarieta’ possibile verso il popolo siriano, massacrato ogni giorno dal suddetto.
Non manca, nell’appello, una doverosa dichiarazione contro l’eventualita’ di un intervento dall’esterno, per liberare il popolo siriano, contro bombardamenti dall’alto, contro decisioni unilaterali senza sanzione internazionale. Tutto molto lodevole.
Se non fosse che in Siria, da quasi un anno, e’ in corso una guerra civile, nella quale, da una parte, c’e’ un regime che si difende prima di cadere (e commette sicuramente violenze), e dall’altra c’e’ un esercito vero e proprio, armato, finanziato, organizzato, protetto, da un mazzo solidale ma eterogeneo di paesi stranieri che annovera gli Stati Uniti, la Francia, la Gran Bretagna, la Turchia, l’Arabia Saudita, il Qatar, Israele, con contorno di Lega Araba, coacervo di regimi dove, per trovare democrazia e diritti umani, bisogna cercare e cercare, senza trovarne nemmeno un’oncia.
A quanto pare questo esercito, niente affatto inoffensivo, commette altrettante atrocita’. E mette anche bombe che lo fanno assomigliare a una organizzazione terroristica che qui non nominero’ per non sollevare altro polverone oltre a quello delle sue bombe.
Ora, io penso, scrivere un intero appello al rovesciamento di Bashar Assad senza fare nessun cenno all’esistenza di questo esercito, il Free Syrian Army (cosi’ si chiama), non solo palesa una notevole distrazione, ma induce a pensare che la sinistra (quella sinistra li’) non si e’ ancora accorta di come e’ cambiato il mondo mentre essa votava i provvedimenti sul fiscal compact offerti dal governo di Goldman Sachs. Hanno una scusante, al riguardo. Il mainstream, nel quale di solito vivono, non parla del Free Syrian Army. Gia’, ma questo e’ proprio il punto. Il mainstream e’ esattamente il farabutto da cui abbiamo preso le mosse. Vi ha gia’ fregato quattro volte di seguito: in Kosovo, poi in Afghanistan, poi in Irak, poi in Libia. E voi ancora gli credete? Starei per dire: ben vi sta, se vi freghera’ anche la quinta volta, in Siria, e poi la sesta volta, in Iran, e poi chissa’ quante volte ancora.
Lasciamo pure stare da parte l’Afghanistan. Vi dissi che l’11 di settembre era stata un gigantesca e tragica messa in scena. E voi, tutta la sinistra, anche quella molto antimperialista, non ci credeste. Sembrava troppo. E nemmeno la documentazione offerta vi indusse a studiare.
Sarebbe bastato studiare. Ma, se vi pescavano a studiare quei documenti, le vostre carriere sarebbero state messe a repentaglio. Ammetto che la cosa era grossa, e imbarazzante. Ma cosa dovrebbe fare la sinistra se non cose grosse, imbarazzanti? Uno che vuole farsi portatore di giustizia, in un mondo dove la giustizia viene bombardata, non puo’ che dire e fare cose imbarazzanti.
Dunque dovremo dedurne che la sinistra non e’ piu’ di sinistra, essendo incapace di dire e fare cose imbarazzanti, come, per esempio, stare dalla parte dei No Tav.
Ma anche questo ci porterebbe fuori tema. Lasciamo perdere anche questo.
No, torniamo al farabutto che voi volete perdonare anche questa volta. Io penso, modestamente, che voi non avete studiato nemmeno questa volta. Voi non avete capito cos’e’ e come funziona la Grande Fabbrica dei Sogni e della Menzogna (GFSM). Voi ci vivete dentro, qualche volta siete proprio voi, con la vostra ignoranza, con la vostra pigrizia, con la vostra vilta’, a farla funzionare. Piu’ spesso ne siete gli oggetti. Ecco perche’ vi siete dimenticati del Free Syrian Army. Il vostro buon cuore piange, di fronte a filmati che vi vengono mostrati perche’ piangiate. Vi siete solo dimenticati che chi vi mostra quei filmati e’ il farabutto che vi fece accettare le quattro guerre in cui siete andati, metaforicamente, a combattere, anche se con la lacrima sul ciglio dell’occhio.
E anche adesso non studiate. Basterebbe dare un’occhiata al pedigree di organizzazioni molto pervasive, come Avaaz, per scoprire che dietro gli empiti umanitari ci sono le grandi corporations.
Oppure basterebbe andare a vedere chi e’ Susan Nossel, che e’ adesso alla testa della benemerita Amnesty International.
Forza, fate uno sforzo, c’e’ Wikipedia. Scoprirete che la signora e’ arrivata a quella carica dopo essere stata vice-assistente alle organizzazioni internazionali del Dipartimento di Stato, e dopo essere stata la consulente del Wall Street Journal e della Mc Kinsey e Company, che e’ a sua volta socio fondatore del Council of Foreign Relations, una delle piu’ reazionarie organizzazioni statunitensi. Scoprireste con qualche sussulto di curiosita’, forse, che lassu’, a Washington, si vantano di avere costruito le rivoluzioni arabe con le loro mani e con i loro social network. Scoprireste che sono un po’ spacconi, ma che dicono molte cose vere. Per esempio che l’Alliance of Youth Movements (AYM), che ha formato, allenato, foraggiato decine di attivisti arabi di Egitto, Siria, Libia, Tunisia, lavorava con soldi americani fin dal 2008, usando l’esperienza dei movimenti europei come l’Otpor serbo, o i creatori della rivoluzione arancione di Ucraina, o quelli della rivoluzione delle rose in Georgia.
E che ai meeting della AYM partecipavano vice-segretari di Stato come James Glossman e schiere di funzionari e specialisti del sunnominato Dipartimento di Stato USA. Tutto questo molto prima che il popolo siriano diventasse oggetto della vostra sconfinata pieta’.
Ecco, cari signori di sinistra, dovreste studiare un po’ di piu’ la GFSM, che non e’ una versione del software del vostro telefonino, dove voi giocate a twitter e chattate con i vostri amici di facebook. E’ un’arma. E, non avendo capito che e’ un’arma, voi ci giocate. Succede che, poi, quando quell’arma spara, voi vi fate male. Peggio, potreste fare male a qualcuno.
Fonte: http://www.lavocedellevoci.it/grandifirme1.php?id=210
http://www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=10154