La tragedia di Aleppo e la bufala dell’ ‘ultimo pediatra’
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 40/16 del 6 maggio 2016, San Giovanni a Porta Latina
Aleppo. La disinformazione continua, da Nabil Antaki, dei Fratelli Maristi
Abbiamo chiesto al Dr. Nabil Antaki se le informazioni riportate da una settimana sulla situazione in Aleppo corrispondono a quello che accade lì. Ecco la sua risposta:
A tal proposito, ultimamente mi rendo conto che i media continuano a mentire per omissione. Dall’inizio della guerra in Aleppo 4 anni fa, essi non riportano tutti i fatti nel loro complesso.
Aleppo è bombardata quotidianamente dal 2012 da parte di gruppi terroristici che provocano morti e feriti. Nessuno se ne è mai curato; se non per felicitarsi per il “buon lavoro che fanno” [riferendosi alla dichiarazione di Laurent Fabius]. E’ tempo che l’Occidente si svegli e smetta di sostenere i terroristi.
Noi in Aleppo siamo disgustati dalla mancanza di imparzialità e obiettività dei mezzi di comunicazione. Parlano solo di sofferenza e perdita di vite umane nella parte orientale della città, controllata da al-Nosra, gruppo terrorista affiliato ad al-Qaeda, che hanno sempre chiamano “ribelle”, il che è un modo per renderlo più rispettabile. E passano sotto silenzio le perdite e la sofferenza quotidiana nei nostri distretti occidentali di Aleppo dovuti ai bombardamenti lanciati da questi terroristi. Non parlano neanche circa il blocco e i tagli totali di acqua ed elettricità che quelli infliggono a noi …
I media non dicono nulla dei bombardamenti continui e della carneficina che ha avuto luogo la scorsa settimana, nella parte occidentale della città [dove il dottor Nabil vive], dove nessun quartiere è stato risparmiato e dove ci sono ogni giorno decine di morti. Queste omissioni sono tanto più scioccanti in quanto questi nostri distretti rappresentano il 75% della superficie di Aleppo e hanno 1,5 milioni di persone – contro 300.000 nella parte orientale occupata dai gruppi terroristici.
Questa informazione monca insinua che i terroristi che ci attaccano sono le vittime. Peggio ancora, i media hanno sviato la nostra richiesta “SAVE ALEPPO” suggerendo che questo appello chiedeva la cessazione delle ostilità da parte delle “forze di Assad”. Il che è falso. Inoltre, non ci sono “forze di Assad”: ci sono le forze dell’esercito regolare siriano a difesa dello Stato siriano.
Essi [i media tradizionali] potrebbero almeno avere la decenza di parlare della carneficina causata dagli attentati terroristici che hanno mietuto molte vittime. Gli attacchi e le perdite che soffriamo vengono presentati [dai media] in modo da lasciare il pubblico nell’incertezza su chi è il vero responsabile di questi crimini.
Da tre giorni i media stanno accusando il “regime di Assad” e i russi di aver bombardato e distrutto un ospedale sostenuto dalla ONG Medici senza frontiere ad est della città. Essi sostengono che “l’ultimo pediatra di Aleppo” è stato ucciso nel bombardamento. Abbiamo ancora molti pediatri in Aleppo. Ciò dimostra molto bene che, per i media, conta solo la parte orientale occupata dai ribelli, che i tre quarti della città di Aleppo amministrati dallo stato siriano, dove praticano ancora molti pediatri, non contano.
L’ospedale MSF menzionato non è nella lista degli ospedali siriani stabilita prima della guerra da parte del Dipartimento della Salute. Quindi, se c’è, è stato installato in un edificio dopo la guerra. Io non credo che le forze governative o un aereo russo abbiano deliberatamente bombardato un ospedale. Non è nel loro interesse.
Abbiamo constatato la stessa parzialità, quando il più grande ospedale di Aleppo Al-Kindi , è stato colpito dai missili terroristici di al-Nosra e intenzionalmente bruciato nel 2013. I media non hanno prestato attenzione a questo atto criminale. Siamo disgustati e rivoltati da questa disinformazione in corso.
Nabil Antaki, 30 aprile 2016
http://arretsurinfo.ch/alep-linformation-mensongere-continue-par-nabil-antaki/
Le bugie di Medici senza frontiere
«Il governo sta cercando di liberare la città dopo che per mesi gli aleppini sono stati bombardati [dai ribelli]. Ovviamente è triste che un ospedale sia stato distrutto. Ma Medici senza frontiere ha dichiarato che l’ultimo pediatra è stato ucciso. Non è vero, ce ne sono molti altri dove più di un milione di persone vivono. Quando sentite parlare delle sofferenze di Aleppo, spesso si parla del regime che attacca i civili controllati dai ribelli. Ma è quasi sempre vero l’opposto. Non sto scusando il regime di Assad, ma non posso permettere che le menzogne continuino a informare il mondo. (…) Noi abbiamo più libertà di coloro che vivono nell’altra [metà di Aleppo]. Fino a quando non attacchi i soldati del governo, puoi anche criticare il governo e non ti succede niente. Ma se fossimo dall’altra parte, verremmo obbligati a convertirci all’islam e saremmo cittadini di serie B, senza diritti».
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