La Settimana Santa
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 42/14 del 16 aprile 2014, Santa Bernadetta
1) FUNZIONI DEL TRIDUO SACRO E SANTE MESSE DI PASQUA
2) PIO ESERCIZIO IN MEMORIA DELLE TRE ORE DI AGONIA DI N. S. GESÙ CRISTO
3) CATECHISMO MAGGIORE DI SAN PIO X – DELLA SETTIMANA SANTA
Della settimana santa in generale.
45 D. Perché l’ultima settimana di Quaresima si dice santa?
R. L’ultima settimana di Quaresima si dice santa, perché in essa si celebra la memoria dei più grandi misteri operati da Gesù Cristo per la nostra redenzione.
46 D. Di qual mistero si fa memoria nella domenica delle Palme?
R. Nella domenica delle Palme si fa memoria dell’entrata trionfante che Gesù Cristo fece in Gerusalemme sei giorni avanti la sua passione.
47 D. Per qual causa Gesù Cristo valle entrare trionfante in Gerusalemme avanti la sua passione?
R. Gesù Cristo avanti la sua passione volle entrare trionfante in Gerusalemme, come era stato predetto:
per animare i suoi discepoli dando loro in tal maniera una chiara prova che andava a patire spontaneamente;
per insegnarci che colla sua morte egli trionferebbe del demonio, del mondo e della carne, e che ci aprirebbe l’entrata in cielo.
48 D. Qual mistero si celebra nel giovedì santo?
R. Nel giovedì santo si celebra l’istituzione del santissimo Sacramento dell’Eucaristia.
49 D. Qual mistero si ricorda nel venerdì santo?
R. Nel venerdì santo si ricorda la passione e morte del Salvatore.
50 D. Quali misteri si onorano nel sabato santo?
R. Nel sabato santo si onorano la sepoltura di Gesù Cristo e la sua discesa al limbo e dopo il segno del Gloria si comincia ad onorare la sua gloriosa resurrezione.
51 D. Che cosa dobbiamo noi fare per passare la settimana santa secondo la mente della Chiesa?
R. Per passare la settimana santa secondo la mente della Chiesa dobbiamo fare tre cose:
unire al digiuno un maggior raccoglimento interno, e un maggior fervore di orazione;
meditare di continuo con ispirito di compunzione i patimenti di Gesù Cristo;
assistere se si può, ai divini uffici con questo medesimo spirito.
Di alcuni riti della settimana santa.
52 D. Perché la domenica della settimana santa si dice delle Palme?
R. La domenica della settimana santa si dice delle Palme a cagione della processione che si fa in questo giorno, in cui si porta in mano da’ fedeli un ramo d’olivo o di palma.
53 D. Perché nella domenica delle Palme si fa la processione portando rami d’olivo o palme?
R. Nella domenica delle Palme si fa la processione portando rami di olivo o palme per ricordare l’entrata trionfante di Gesù Cristo in Gerusalemme, incontrato dalle turbe con rami di palma in mano.
54 D. Perché nel ritorno della processione delle Palme si batte tre volte alla porta della Chiesa prima che si apra?
R. Nel ritorno della processione delle Palme si batte tre volte alla porta della Chiesa, prima che si apra, per significare che il paradiso era chiuso pel peccato di Adamo, e che Gesù Cristo ce ne ha meritato l’ingresso colla sua morte.
55 D. Chi furono quelli che andarono incontro a Gesù Cristo allorché entrò trionfante in Gerusalemme?
R. Allorché Gesù Cristo entrò trionfante in Gerusalemme, gli andò incontro il popolo semplice ed i fanciulli, non già i grandi della città; così disponendo Iddio per farci conoscere che la superbia rese questi indegni di aver parte nel trionfo di nostro Signore, che ama la semplicità di cuore, l’umiltà e l’innocenza.
56 D. Perché non si suonano le campane dal giovedì santo al sabato santo?
R. Dal giovedì sino al sabato santo non si suonano le campane in segno di grande afflizione per la passione e morte del Salvatore.
57 D. Perché si conserva nel giovedì santo un’ostia grande consacrata?
R. Nel giovedì santo si conserva un’ ostia grande consacrata:
affinché si tributino speciali adorazioni al sacramento dell’ Eucaristia nel giorno in cui venne istituito;
perché si possa compiere la liturgia nel venerdì santo, in cui non si fa dal sacerdote la consacrazione.
58 D. Perché nel giovedì santo dopo la Messa si spogliano gli altari?
R. Nel giovedì santo dopo la Messa si spogliano gli altari per rappresentarci Gesù Cristo spogliato delle sue vesti per essere flagellato e affisso alla croce; e per insegnarci che per celebrare degnamente la sua passione dobbiamo spogliarci dell’uomo vecchio, cioè d’ogni affetto mondano.
59 D. Perché si fa la lavanda dei piedi nel giovedì santo?
R. Nel giovedì santo si fa la lavanda dei piedi:
per rinnovare la memoria di quell’atto di umiliazione con cui Gesù Cristo si abbassò a lavarli ai suoi Apostoli;
perché Egli medesimo esortò gli Apostoli e, in persona di essi, i fedeli ad imitare il suo esempio;
per insegnarci, che dobbiamo purificare il nostro cuore da ogni macchia, ed esercitare gli uni verso degli altri i doveri della carità ed umiltà cristiana.
60 D. Perché nel giovedì santo i fedeli si recano alla visita del Santissimo Sacramento in più chiese pubblicamente nelle processioni, o privatamente?
R. Nel giovedì santo i fedeli si recano alla visita del Santissimo Sacramento in più chiese in memoria de’ dolori sofferti da Gesù Cristo in più luoghi, come nell’orto, nelle case di Caifa, di Pilato e di Erode, e sul Calvario.
61 D. Con quale spirito si devono fare le visiti nel giovedì santo?
R. Nel giovedì santo si devono fare le visite non per curiosità, per abitudine o per divertimento, ma per sincera contrizione dei nostri peccati, che sono la vera cagione della passione e morte del nostro Redentore, e con vero spirito di compassione delle sue pene, meditandone i vari patimenti; per esempio nella prima visita quel che soffri nell’orto; nella seconda, quel che soffrì nel pretorio di Pilato; e così dicasi delle altre.
62 D. Perché nel venerdì santo la Chiesa, in modo particolare, presa il Signore per ogni sorta di persone, anche per i pagani e per i giudei?
R. La Chiesa nel venerdì santo, in modo particolare, prega il Signore per ogni sorta di persone per dimostrare che Cristo è morto per tutti gli uomini e per implorare a beneficio di tutti il frutto di sua passione.
63 D. Perché nel venerdì santo si adora solennemente la croce?
R. Nel venerdì santo si adora solennemente la Croce, perché essendovi Gesù Cristo stato inchiodato ed essendovi morto in quel giorno, la santificò col suo sangue.
64 D. L’adorazione si deve al solo Dio, perché adunque si adora la Croce?
R. Si deve adorazione al solo Dio, e però quando si adora la Croce, la nostra adorazione si riferisce a Gesù Cristo morto su di essa.
65 D. Qual cosa è da considerarsi specialmente nei riti del sabato santo?
R. Nei riti del sabato santo è da considerarsi specialmente la benedizione del cero pasquale e del fonte battesimale.
66 D. Che cosa significa il cero pasquale?
R. Il cero pasquale significa lo splendore e la gloria, che Gesù Cristo risuscitato apportò al mondo.
67 D. Perché si benedice nel sabato santo il fonte battesimale?
R. Nel sabato santo si benedice il fonte battesimale, perché anticamente in questo giorno, come ancora nella vigilia della Pentecoste, si conferiva il Battesimo solennemente.
68 D. Che cosa dobbiamo fare mentre si benedice il fonte battesimale?
R. Mentre si benedice il fonte battesimale, dobbiamo ringraziare il Signore d’averci ammessi al Battesimo, e rinnovare le promesse che allora abbiamo fatto.