2025 Comunicati  20 / 03 / 2025

La chiesa latina di Gaza di nuovo sotto le bombe

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza

La chiesa latina di Gaza di nuovo sotto le bombe

Gaza, padre Romanelli: bombe vicino alla parrocchia, chiediamo pace

 Il parroco della Sacra Famiglia racconta i raid israeliani della notte che hanno colpito a pochi metri dalla chiesa. Dei 500 rifugiati che sono accolti, chi era andato via per ritrovare una vita normale sta rientrando, “perché si sentono più sicuri ‘da Gesù’”

“I bombardamenti ci hanno svegliato, sono stati qui vicino, a 300-400 metri, per fortuna non sono arrivate schegge, noi stiamo bene, ma in tutta la Striscia si parla già di oltre 350 morti [il numero ha raggiunto un migliaio di vittime] e più di mille feriti”. Padre Gabriel Romanelli, dalla parrocchia della Sacra Famiglia, a Gaza, racconta ai media vaticani le ore notturne in cui Israele ha lanciato i suoi raid, interrompendo i due mesi di tregua. “Speriamo che quello che è accaduto stanotte non metta fine al cessate il fuoco, che non ricominci la guerra, in questo periodo abbiamo visto che sono entrati più aiuti umanitari, soprattutto cibo”, spiega Romanelli che descrive la continua ansia dei civili, testimoniata dal rientro in parrocchia di una decina tra le circa venti famiglie che avevano cercato, in questi due mesi, di “sistemarsi in quello che era rimasto delle loro case o in quelle di parenti”, alla ricerca di “una vita più serena, più normale”. Ora, tutti coloro che ancora non erano rientrati “stanno valutando, perché le notizie non sono buone e per loro quindi si è più sicuri ‘da Gesù’, nonostante non ci sia una parte sicura in tutta la Striscia”.

Fonte: https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2025-03/gaza-padre-romanelli-raid-israele-parrocchia-cristiani-guerra.html

Dall’inizio della guerra il complesso parrocchiale latino e quello greco accolgono un totale di mille persone, sfollate dopo il bombardamento delle loro abitazioni,  accampane delle aule scolastiche e negli altri locali, con gravi problemi di igiene e affrontando dopo i primi mesi la scarsità di cibo, acqua, medicine e carburante. Un bombardamento ha colpito la chiesa greca uccidendo diciotto persone, tra cui diversi bambini; i cecchini hanno ucciso tre donne della parrocchia latina e diversi anziani e malati della stessa comunità sono morti per mancanze di cure.