La battaglia di Lepanto nell’Enciclopedia Cattolica
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 75/24 del 7 ottobre 2024, Madonna del Rosario
La battaglia di Lepanto nell’Enciclopedia Cattolica
LEPANTO. – Lepanto, in greco Ναύπακτος, è città e porto della Grecia, sulla costa settentrionale dello stretto che divide il golfo di Patrasso da quello di Corinto ; rimasta celebre nella storia ecclesiastica per la battaglia ivi avvenuta, il 7 ott. 1571, tra l’armata cristiana e quella turca.
LA BATTAGLIA NAVALE DI LEPANTO — Selim lI, successo al padre Solimano (m. nel 1566) quale gran sultano di Costantinopoli, mostrò subito il proposito di impadronirsi di Cipro, nonostante il Trattato di pace stretto con Venezia che ne era signora. Venezia si preparò alla lotta e chiese aiuto al papa Pio V ed ai sovrani cristiani. Ma Filippo II re di Spagna e signore anche del ducato di Milano, dei Regni di Napoli e Sicilia e della Sardegna, geloso del predominio veneziano in Levante, avrebbe desiderato l’umiliazione della Repubblica, e pur promettendo il suo aiuto deliberatamente tirava in lungo ogni provvedimento. Intanto il Turco sbarcava a Cipro nel luglio 1570; il 9 settembre si impadroniva di Nicosia ed il 4 a g. 1571, dopo lungo assedio, anche di Famagosta : così tutta l’isola era perduta per la cristianità. Soltanto il 25 maggio 1571 veniva sottoscritta a Roma la lega tra il Papa, la Spagna e Venezia, per cui capo della flotta comune fu designato don Giovanni d’Austria, fratello di Filippo II ; Sebastiano Venier ebbe il comando delle navi veneziane, Marco Antonio Colonna quello delle navi pontificie col grado di luogotenente di don Giovanni. La flotta si trovò pronta a Messina solo sulla fine d’agosto, e toccato Corfù s’inoltrò nel golfo di Lepanto. Delle 208 galere più sei galeazze, solo quattordici erano spagnole, tutte le altre italiane, armate con denaro italiano ; dei 34.000 combattenti solo 5000 erano spagnoli ; lo scontro avvenne davanti a Lepanto il 7 ottobre ; la flotta turca era comandata da Ali Pascià, al fianco destro stava Mehemet Scirocco, alla sinistra Luccialì re d’Algeri ; la flotta cristiana era comandata da Giovanni d’Austria, al fianco sinistro era Agostino Barbarigo, al destro Gian Andrea Doria ; la lotta fu asperrima al centro ed al lato sinistro cristiano ; al destro la condotta del Doria che si tenne al largo fu variamente giudicata; tuttavia egli tenne impegnato Luccialì. La decisiva giornata terminò con la vittoria cristiana conquistata però a caro prezzo, salvò Venezia e l’Italia da mali maggiori, ma non l’Oriente, perché la potenza navale turca fu profondamente ferita ma non debellata. Venezia fu costretta a chiedere la pace al Turco, mentre Filippo II tentava invano un’impresa contro Tunisi.
La vittoria di Lepanto divenne popolare : l’essere avvenuta nel giorno in cui le Confraternite del Rosario facevano speciali preghiere legò la vittoria con quella devozione ; i Veneziani in particolari ne ringraziarono s. Giustina, la cui festa cadeva in quel giorno.
Enciclopedia Cattolica, VII, Città del Vaticano, 1951, coll.1186 – 1187.