Il Monte delle Tentazioni a Gerico
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 24/23 del 23 febbraio 2023, San Pietro Damiani
Il Monte delle Tentazioni a Gerico
Dintorni di Gerico – Monte della Quarantena [o Monte delle Tentazioni](km. 4) – Gli evangelisti al racconto del battesimo di Gesù fanno immediatamente seguire quello delle tentazioni: E tosto lo Spirito lo spinse nel deserto,dice s. Marco (I, 12); e s. Luca: Gesù poi partì dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito nel deserto(4, 1). Bastò dunque che il Divin Maestro salisse una delle montagne che limitano da ponente la valle del Giordano per trovarsi in pieno deserto.
La tradizione del digiuno di Gesù è oggi legata al monte che si erge quasi a picco sul piano, e porta appunto il nome di monte della Quarantena (Gebel Quruntul), sul cui fianco si mostrano, a modo di nidi, le celle di un convento greco costruito nel 1895.
Lì pure è una grotta trasformata in cappella dove avrebbe dimorato il Nazareno nei quaranta giorni del suo digiuno, e dove si sarebbe a Lui presentato Satana per tentarlo.
RICORDI EVANGELICI.– «Se tu sei il Figlio di Dio, comanda che queste pietre diventino pane ». Al che Gesù rispose: « Sta scritto: Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio ». Il demonio allora Lo trasse nella città santa e Lo pose sul pinnacolo del Tempio, e Gli disse: « Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù: sta scritto infatti: Ti ha affidato alle cure dei suoi angeli, ed essi ti prenderanno nelle loro mani onde non inciampi il tuo piede nella pietra ». Gesù gli disse: «Sta pure scritto: Non tenterai il Signore Dio tuo ». Di nuovo il demonio Lo condusse sopra un alto monte, e Gli fece vedere tutti i regni della terra e la loro magnificenza, e Gli disse: « Tutto questo io ti darò se, prostrato, mi adorerai ». Allora Gesù gli disse: « Vattene, Satana, perché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e servi Lui solo »(Mt. 4, 1-11).
Sull’estrema sommità del monte oggi ancora si vedono gli avanzi di un’antica cappella eretta nel luogo ove Satana avrebbe mostrato a Gesù « tutti i regni della terra e la loro magnificenza ».
Su quest’altura si trovava il castello di Dok dove nel 135 a. C. furono fatti trucidare, durante un banchetto offerto da Tolomeo, il sacerdote Simon Maccabeo con i suoi figli Mattatia e Giuda (I Macc. 16, 11-17).
Nel sec. V vi fiorì la laura di Duka fondata da s. Caritone. Durante il medioevo vi abitavano i religiosi della Quarantena.
Fonte:P. Donato Bardi, O.F.M., GUIDA DI TERRA SANTA, Ed. Custodia di Terra Santa, Gerusalemme 1963, ristampa con aggiornamenti e appendice, pagg. 264-265.
In passato l’accesso al monastero avveniva salendo a piedi il pendio roccioso ma nel 1998 la costruzione di una funivia ha facilitato l’accesso, facendo raddoppiare il numero di pellegrini.