2023  29 / 03 / 2023

I cristiani di Gerusalemme in balia dei coloni ebraici

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 37/23 del 29 marzo 2023, San Secondo

I cristiani di Gerusalemme in balia dei coloni ebraici

L’ultimo episodio è stato l’attacco alla “Tomba di Maria” il 19.03.2023 (in grassetto nel testo con un video sull’accaduto).

Da anni gli edifici religiosi dei cattolici e degli acattolici a Gerusalemme (chiese, conventi, cimiteri, scuole) sono oggetto di atti vandalici da parte dei coloni ebraici, l’attuale componente più aggressiva della società israeliana. Un susseguirsi di scritte blasfeme, vetri infranti, croci di tombe divelte, auto danneggiate, ha manifestato i sentimenti che nutrono i coloni (e non solo loro) nei confronti del Cristianesimo. In uno stato supersorvegliato come quello israeliano, raramente i responsabili sono stati individuati e, nei casi in cui i responsabili sono stati fermati, la giustizia è stata molto indulgente nei loro confronti. Il Centro Studi Federici ha più volte documentato queste aggressioni (cfr. https://www.centrostudifederici.org/?s=terra+santa )

Di fronte a queste intimidazioni, vi è sempre stato il silenzio delle istituzioni occidentali, a differenza dei tempi in cui le persecuzioni ottomane provocavano l’intervento diplomatico delle corti europee. Anche i media tacciono: per la stampa internazionale i palestinesi cristiani non esistono; invece ci sono, anche se sono rimasti in pochi, angariati dai sionisti e abbandonati dall’Occidente: erano il 20% della popolazione della Palestina prima del 1948, ora sono meno del 2%.

L’assenza di pellegrini cristiani per due anni a causa del covid ha fatto alzare la cresta ai coloni, che si sono sentiti i padroni indisturbati della Città Vecchia. In quel periodo, oltre ai soliti atti vandalici, vi fu addirittura il tentativo di incendio alla basilica del Getsemani e l’aggressione notturna a un prete armeno:
https://www.centrostudifederici.org/ebreo-appicca-fuoco-alla-basilica-del-getsemani/
https://www.centrostudifederici.org/coloni-ebrei-picchiano-un-prete-armeno-a-gerusalemme/

Un episodio di inaudita gravità fu l’uccisione della giornalista palestinese Shireen Abu Akleh, cattolica di Betlemme, da parte dell’esercito l’11.05.2022, e l’aggressione al corteo funebre nel cortile dell’ospedale cattolico St. Joseph a Gerusalemme.
https://www.centrostudifederici.org/je-suis-shireen-abu-akleh/
https://www.centrostudifederici.org/terra-santa-non-si-placano-le-proteste-per-il-raid-ai-funerali-di-shireen-abu-akleh/

La ripresa dei pellegrinaggi non ha migliorato la situazione, poiché il nuovo governo è condizionato da partiti che rappresentano l’ala religiosa e politica più estremista. Tra i loro obiettivi vi è la pulizia religiosa di Gerusalemme, cioè la cancellazione dei cristiani, favorita dall’acquisto di un numero sempre maggiore di immobili nel quartiere cristiano. 

Dopo l’aggressione a une troupe di un canale televisivo cattolico (https://www.centrostudifederici.org/i-cristiani-non-rimarranno-piu-a-lungo-a-gerusalemme/ ), negli ultimi mesi i coloni – in genere in orari dove non circolano i turisti e pellegrini – hanno colpito all’interno delle chiese.

Il primo attentato (perché di questo si tratta) è avvenuto nella chiesa francescana della Flagellazione, con un ebreo che ha preso a martellate una statua di Cristo flagellato:
https://www.centrostudifederici.org/in-un-convento-di-gerusalemme-oltraggiata-una-statua-di-gesu/

L’ultimo gravissimo episodio si è verificato nella chiesa della “Tomba di Maria” ai piedi del Monte degli Ulivi, uno dei luoghi più importanti di Gerusalemme. La chiesa era di proprietà dei Padri Francescani sino al 1757 e fu poi consegnata arbitrariamente dalle autorità ottomane ai Greci scismatici (che hanno sempre preferito il turbante turco alla tiara latina, ottenendo così immeritate e illegali concessioni nei Luoghi Santi). Ebbene, nella prima mattinata di domenica 19 marzo 2023 due coloni hanno fatto irruzione nella chiesa nel corso di una funzione degli scismatici, distruggendo degli oggetti e aggredendo un vescovo e un prete. Il video mostra uno dei due aggressori immobilizzato dai presenti: https://youtu.be/nH1wbfd-imQ

Anche in questo caso, malgrado la gravità dell’episodio, nessun governo, compresa la Segretaria di Stato vaticana, ha protestato ufficialmente presso le autorità di Tel Aviv, e la stampa internazionale ha taciuto.

Di questo passo, se non saranno presi dei provvedimenti, nel giro di qualche anno la presenza cristiana a Gerusalemme è destinata a sparire e i pellegrinaggi a essere sottoposti a restrizioni: chi vive in Terra Santa ne è consapevole. Il bavaglio messo ai governi occidentali non fa ben sperare. “I leader cristiani chiedono apertamente la “protezione” dei siti religiosi di Gerusalemme e (…) invocano l’intervento della comunità internazionale perché forniscano sicurezza e protezione, in particolare alla chiesa del Santo Sepolcro” (AsiaNews del 20.03.2023). Ironia della sorte, se i paesi “democratici” hanno scelto il silenzio, invece il movimento “Hamas” (che non fa parte delle organizzazioni predilette dal nostro centro studi) ha espresso la sua solidarietà agli enti cattolici e scismatici di Terra Santa vittime degli attacchi.