Betlemme: una app per evitare le lunghe code
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
A Betlemme una nuova app per pellegrini e turisti
Le autorità turistiche palestinesi stanno per introdurre una risorsa informatica per regolare l’afflusso di pellegrini e turisti alla basilica della Natività, a Betlemme. Dovrebbe debuttare a inizio 2019.
Ci sono momenti a Betlemme in cui accedere alla cappella della grotta in cui la Vergine Maria diede alla luce Gesù richiede pazienza e disponibilità ad attendere in coda (anche alcune ore). Per tentare di ovviare a questo problema di congestione del traffico di pellegrini si cercano risposte nelle nuove tecnologie informatiche. L’Agenzia France Presse riferisce che «le autorità palestinesi stanno lavorando a un’applicazione che consenta a turisti e pellegrini di prenotare una fascia oraria per la loro visita». Questa programmazione anticipata dovrebbe consentire una migliore regolamentazione degli accessi e un migliore controllo dell’avvicendarsi tra le visite dei pellegrini e le celebrazioni delle comunità responsabili del luogo santo: le Chiese greco-ortodossa, cattolica e armena.
Sappiamo che circa 2 milioni e 800 mila turisti hanno visitato località nei Territori Palestinesi quest’anno. Sarebbero 300 mila in più rispetto all’anno scorso, secondo il ministero del Turismo palestinese. Così l’iniziativa allo studio è benvenuta e si riscontra l’adesione delle tre chiese che gestiscono la basilica», secondo l’agenzia di stampa francese.
L’app in questione non è ancora nata. Dovrebbe debuttare dopo le feste di Natale (che a Betlemme si prolungano sino a gennaio inoltrato, per via dei diversi calendari liturgici delle Chiese orientali – ndr), un arco di tempo che promette un grande afflusso di persone con alberghi al completo, ha detto Jiries Qumsieh, portavoce del ministero del Turismo e delle Antichità palestinese, parlando alla radio Voice of Palestine. All’inizio del 2019 la nuova applicazione sarà consultabile solo in lingua inglese, per le altre lingue occorrerà attendere ancora qualche mese. Il software fornirà anche informazioni sulla antica basilica inserita nel Patrimonio mondiale dell’umanità, tutelato dall’Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite per la cultura.