2017 Comunicati  18 / 05 / 2017

Rassegna stampa del 18.5.2017

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Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 49/17 del 18 maggio 2017, San Venanzio

Rassegna stampa del 18.5.2017 (i titolo sono redazionali)

Non nominare il nome delle cooperative invano
(29.3.2017) “Ha beffeggiato le cooperative”. È questa l’accusa che ha spinto il tribunale di Brescia a condannare Federica Epis, segretaria della sezione della Lega Nord di Orzinuovi. A farla finire alla sbarra è stata una battuta ironica sullo spirito caritatevole che anima le cooperative che, per la modica cifra di 1.050 euro al mese, si accollano i richiedenti asilo. Nel giugno dell’anno scorso la Epis aveva condiviso su Facebook un articolo di Bresciaoggi in cui si parlava di immigrazione. “Questo è l’elenco delle cooperative che con la faccetta misericordiosa di chi fa beneficenza stanno invece lucrando sul traffico di clandestini”. Per queste parole il tribunale di Brescia l’ha condannata a pagare 6mila euro alle cooperative che si occupano di accogliere gli immigrati. Dovrà, quindi, versare duemila per ognuna delle associazioni che si sono sentite “irrise e beffeggiate” dal post della leghista.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/migranti-leghista-condannata-ha-beffeggiato-cooperative-1380541.html

La stanza del silenzio
(30.3.2017) Giovedì 30 marzo 2017 alle ore 12 l’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino inaugura la “stanza del silenzio”, spazio già presente in molte strutture sanitarie. Il progetto della “stanza del silenzio” dell’Ospedale S. G. Bosco è frutto della collaborazione con il Centro Interculturale del Comune di Torino e del Comitato Interfedi della Città di Torino istituito in occasione delle Olimpiadi 2006.
La “stanza del silenzio” nei luoghi di cura è un luogo protetto, ideale, in cui qualsiasi persona può trascorrere un momento di pace, di raccoglimento con sé stessa, indipendentemente dal credo religioso. Solo nel silenzio ognuno può incontrare la propria spiritualità, ed è in quello stesso silenzio che può condividerla con gli altri. E’ uno spazio privo di simboli religiosi nel rispetto di non credenti e di credenti di tutte le fedi, destinato alla riflessione, alla preghiera, all’elaborazione degli stati emotivi e al contatto con la propria interiorità. Non a caso questa inaugurazione, cui parteciperà il Presidente del Comitato Interfedi della Città di Torino, Valentino Castellani, è contestualizzata nel convegno “Ospedale San Giovanni Bosco Ospedale aperto, l’altra dimensione della cura”.
http://www.diocesi.torino.it/pls/diocesitorino/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=67534

Gratta e vinci
(31.3.2017) TREVISO – Tornano in libertà i giostrai accusati di aver messo a segno 35 assalti ai bancomat tra Veneto e Friuli. Quelli arrestati a fine settembre liberati a inizio ottobre e riarrestati a gennaio. Da venerdì mattina sono tutti nuovamente liberi. Il motivo? Dopo il secondo arresto non sono stati interrogati dal gip Umberto Donà, lo stesso che ha firmato le due ordinanze d’arresto. E per questo i loro avvocati hanno chiesto la revoca della misura cautelare. Il gip non ha potuto che accordarla, anche alla luce della sentenza del tribunale del Riesame al quale, per lo stesso motivo, si erano appellati i legali di uno degli indagati. Insomma un vero e proprio pasticcio giudiziario iniziato con l’annullamento della prima ordinanza da parte del Riesame che aveva rilevato «vizi procedurali». (…)
http://corrieredelveneto.corriere.it/treviso/notizie/cronaca/2017/31-marzo-2017/accusati-aver-assaltato-35-bancomat-tornano-ancora-liberi-giostrai-2401431968467.shtml

La prima donna imam della Scandinavia
(3.4.2017) Sherin Khankan è una Imam, una guida spirituale islamica. Per la precisione, la prima Imam donna della Scandinavia. Di madre finlandese e padre siriano, Sherin è sociologa delle religioni e profonda conoscitrice della mistica islamica. Cresciuta a Copenhagen, ma formatasi all’università di Damasco, ha abbracciato la religione del padre e circa un anno fa ha inaugurato la “Maryam Mosque”: una moschea femminile nella via più trafficata e commerciale della capitale danese dove –assieme ad altre cinque Imam donne- guida la preghiera del venerdì, celebra nozze interreligiose e insegna ai giovani musulmani la via spirituale alla religione di Maometto. http://www.iodonna.it/attualita/storie-e-reportage/2017/04/03/sherin-khankan-la-donna-imam-della-scandinavia-sono-una-femminista-islamico/

Liturgia della parola
(10.4.2017) Durante la messa è salito su un altare laterale di una chiesa biellese e ha inneggiato ad Allah e all’Islam, creando scompiglio e panico tra i fedeli in preghiera. Dell’episodio, accaduto nella basilica di San Sebastiano a Biella, è stato protagonista un nigeriano richiedente asilo, ospite del centro di accoglienza di Cossato (Biella). È stato bloccato da una donna carabiniere forestale che, nonostante non fosse in servizio, aveva con sé le manette. Sul posto è poi arrivata la polizia. Le prime indagini hanno appurato che il nigeriano è in cura al centro di igiene mentale di Biella.
http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/04/10/news/biella_sale_sull_altare_e_inneggia_ad_allah_fermato_da_una_carabiniera-162672788/

Quando la pedofilia non finisce in prima pagina
(12.4.2017) I Caschi blu dell’Onu finiscono nella bufera dopo la diffusione di un rapporto segreto delle Nazioni Unite secondo cui 134 peacekeeper dello Sri Lanka sono stati coinvolti in un giro di prostituzione minorile ad Haiti. A rivelarlo è un’indagine di Associated press, ma le dimensioni dello scandalo potrebbero essere molto maggiori.  Dall’inchiesta, infatti, è emerso che durante gli ultimi 12 anni sono state quasi 2.000 le accuse di abusi sessuali e sfruttamento da parte di peacekeeper e altro personale delle Nazioni Unite in tutto il mondo. E oltre 300 di questi casi vedono come protagonisti dei bambini. Nonostante questo, però, soltanto una piccola frazione dei presunti colpevoli sono finiti in carcere.
Per quanto concerne Haiti, per ora non è stato effettuato alcun arresto, nonostante le «prove schiaccianti». Il rapporto interno dell’Onu parla di abusi sessuali (nel periodo dal 2004 al 2007) da parte dei Caschi blu dello Sri Lanka ad Haiti su bimbi anche di 12 anni (…) http://www.lastampa.it/2017/04/12/esteri/abusi-sessuali-su-minori-ad-haiti-un-rapporto-segreto-accusa-i-caschi-blu-dellonu-NaB5z1gCSUIFxbPWZ80OLN/pagina.html

Rieducare
(9.5.2017) Così sta scritto nel programma del neopresidente francese Macron, alle pp. 18-19: «Applicheremo strettamente il principio di laicità (…). Organizzeremo per i ministri del culto una formazione universitaria alla laicità, ai valori della Repubblica» (fonte: Aleteia.org).
http://www.rinocammilleri.com/2017/05/rieducazione/

Terra Santa: lo stato sionista nemico della libertà
(15.5.2017) “La Chiesa non può mai ignorare l’ingiustizia come se tutto andasse bene, ma piuttosto è tenuta ad alzare la voce e a resistere al male e a lavorare incessantemente per il cambiamento”: lo ribadisce la Commissione “Giustizia e pace” dell’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa in una nota dal titolo “La questione della normalizzazione” in cui affronta il tema dei rapporti tra palestinesi e Israele che, a detta della Commissione, sono “ben lungi dall’essere normali essendo segnati da un perdurante conflitto che ha un impatto profondo sulla vita quotidiana nelle due entità statali”. Nella nota, infatti, la Commissione rimarca come nello Stato di Israele “tutti i cittadini, ebrei e arabi, godono di principio degli stessi diritti ma in realtà i cittadini arabi sono discriminati in diversi campi e in diverse maniere, dalla scuola al lavoro, dalla formazione al finanziamento delle municipalità arabe”. In Palestina, si legge nel testo, “nonostante l’esistenza dell’Autorità palestinese, i palestinesi continuano a vivere sotto l’occupazione militare che influenza la loro vita quotidiana: insediamenti e costruzione di strade, legalizzazione di costruzioni israeliane in terre private dei palestinesi, incursioni militari, assassini, arresti arbitrari, detenzione amministrativa e punizioni collettive, confisca di terreni, distruzione di case, checkpoint che limitano la libertà di movimento e creano numerosi ostacoli allo sviluppo economico e al ricongiungimento familiare, una violazione del diritto naturale dei membri della stessa famiglia nucleare a vivere insieme”.
https://agensir.it/quotidiano/2017/5/15/terra-santa-ordinari-cattolici-chiesa-si-oppone-a-occupazione-e-discriminazione/