Caschi verde islam
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 46/17 del 9 maggio 2017, San Gregorio Nazianzeno
Caschi verde islam
Una visita alle sedi dei Caschi Bianchi di Aleppo (di Pierre Le Corf, Aleppo, 1 maggio 2017)
Io credo di averne già parlato abbastanza, fatene quello che volete, è una delle mie ultime note a proposito dei Caschi Bianchi. Vi chiedo solo vivamente di tenerlo presente nel caso che qui inizi una nuova guerra.
Gli Stati Uniti hanno iniziato a posizionare le proprie truppe lungo il confine con la Turchia nel nord della Siria e non dubito un solo secondo che il nostro governo (francese ndt) dopo tutto quello che ha investito per rovesciare la Siria non esiterà un attimo a passare in seconda marcia se questa guerra incominciasse.
Volevo essere sicuro di ciò che sto dicendo, quindi sono partito per incontrare parecchie famiglie nei pressi di 3 centri dei Caschi Bianchi ad Aleppo Est.
Anche se alcuni abitanti ammettono che non sono tutti terroristi, non hanno paura di dire che la stragrande maggioranza erano e appartenevano (o appartengono essendo tutt’ora a Idlib) a vari gruppi jihadisti.
Lascio constatare a voi stessi attraverso le foto che mostrano questi diversi ambienti con la presenza di molte cose che non lasciano adito a dubbi circa la loro appartenenza terrorista: munizioni (Doshka, proiettili esplosivi che sono caduti sulla città), la bandiera di Jesh al Hur con 3 stelle (Bandiera del Free Syrian Army, sotto la quale hanno combattuto una serie di gruppi islamici, che vien fatta passare come la bandiera per la libertà, ma è una bandiera per la rivoluzione islamica), bandiere di Jabhat al Nosra (al Qaeda in Siria), documenti e oggetti appartenenti a Jabhat Islamyé, Liwa al Tawhid, Ahrar al-Sham…
Se questi nomi non vi dicono niente è perché vi è stato insegnato solo a temere Daesh (ISIS); beh dovete sapere che qui ognuno di questi gruppi è l’equivalente di Daesh, solo il marketing è diverso, ma il numero di morti di cui sono responsabili è anche maggiore di quello di Daesh.
Ho incluso le foto, vicino all’ultimo centro: l’ospedale del ‘grande mufti’ che era stato occupato dai terroristi e finanziato da MSF (“Medici senza frontiere” molto impegnati politicamente in questa guerra), dedicato alla cura dei combattenti islamici, dove compaiono ancora i loghi di organizzazioni francesi (ma tenute dai siriani-arabi vicini ai gruppi armati) ai lati i loghi di gruppi terroristici.
Molte persone in tutto il mondo celebrano e osannano gli White Helmets. Ma lo sapevate che nonostante il loro incredibile marketing, non sono nati dalle macerie? Sono gestiti in Turchia e sono stati fondati da un ex ufficiale dei servizi segreti inglesi. Ogni loro gruppo, almeno i responsabili, alla luce dei documenti che ho trovato, non percepiscono i loro stipendi (sì, un salario) se non realizzano una quota di contenuti video trasmessi attraverso strumenti tecnici avanzati, finanziati e messi a disposizione (sì, una rete internet costa enormemente qui, quindi in una città sotto assedio, avere delle reti satellitari, non è dato a chiunque. Neppure io ce l’ho)! Un Gruppo fondato con una dotazione maggiore di 200 milioni di dollari ricevuti da non meno di 6 governi compreso quello francese, sostenuto da circa 30 organizzazioni specializzate in “transizione democratica”, è un gruppo dove non c’è neppure una donna; formato solo da salafiti, non da altre comunità religiose come gli sciiti ecc. (che loro chiamano infedeli, come chiamano me del resto, solo perché viviamo da questa parte della città). Ebbene, solo con un quarto di tale somma (50 milioni di dollari), potremmo sostenere umanitariamente tutta la popolazione siriana per diversi anni, invece dove pensate che vadano questi soldi?
Per la verità, ci tengo a ricordare che il loro lavoro è reale, aiutano davvero delle persone in pericolo a causa dei bombardamenti dell’aviazione siriana e russa, per questo io ero uno dei primi loro sostenitori, avevo anche pensato di farne parte… Poi qui sul campo ho capito, e sono passato dall’ammirazione al disgusto. Perché? Perché abbiamo affrontato la morte tutti i giorni a causa di questa gente, per i bombardamenti con tutti i tipi di proiettili, sparati con il solo obiettivo di uccidere o ferire la popolazione civile (non c’era esercito presente nel centro della città, eppure centinaia di feriti e morti tutti i mesi, così, gratuitamente..), ho visto gente morire, ho fatto il bagno nel loro sangue, ho visto la morte cadere dal cielo, pezzi di persone per terra… e alla fine mi sono reso conto che questi (W.H.), sono gli stessi che vengono a “salvare” le persone a beneficio della telecamera, gli stessi che qui ci uccidono tutti i giorni, gli stessi che tenevano in ostaggio la popolazione per uccidere e torturare dopo un giudizio sommario dei tribunali islamici quelli che contestavano la loro presenza o cercavano di scappare, gli stessi che faranno di tutto per convincere che loro sono i buoni di fronte ai cattivissimi (esercito siriano e alleati), fino a creare delle messe in scena, sparare sulla popolazione per poi accusare il regime siriano, mentre invece lavorano sotto il controllo totale e principale di al Nusra (Al Qaeda), nonché di numerosi sponsor che lavorano presso governi stranieri.
Quindi ricapitolando: la maggioranza di loro erano combattenti di giorno e soccorritori la notte, di giorno uccidevano, la notte prestavano soccorso alle persone sulle quali avevano portato la morte. Questa a voi sembra grossa, ma lascio a ognuno giudicare e farsi la propria opinione; questo cinema non è facile da capire all’esterno con i confini di questo paese che sono stati chiusi (opportunamente) ermeticamente; loro, che poi fanno 10 conferenze al mese, ma qui si vede la porcheria molto da vicino. Io non dico che essi sono molto cattivi e che hanno di fronte avversari gentili: è una guerra, ed è brutta come ogni guerra, non è tutto bianco né tutto nero, ma non avete idea dell’inganno (dei W.H.). Guardate Aleppo: niente più terroristi all’interno della città (sono a 3 km da qui tuttavia), niente più aerei, la popolazione è stata presa in carico e assistita dal governo (130.000 civili hanno scelto di venire dalla parte controllata dal governo, anche da coloro che non hanno particolari affinità o simpatia per il governo, quando avrebbero potuto andarsene liberamente verso Idlib), non ci sono più combattimenti, basta civili in ostaggio, basta bombe, fine delle morti… Niente più White Helmets! Logico no? A parte i razzi che continuiamo a ricevere dai terroristi alle porte della città, la gente sta tornando a vivere veramente, e se tu fossi qui, chiedendo a chiunque, capiresti subito.
Non ho niente da guadagnare a fare quello che faccio e a dire ciò che dico, al contrario, scrivere e condividere tutto questo da mesi e andare in questi posti è pericoloso, se scrivo queste righe è perché mi prendo la responsabilità di ciò che affermo per aver fatto un controllo incrociato con le testimonianze di molte persone che hanno vissuto con loro. Lo faccio perché chiunque vorrà leggere quello che scrivo abbia la possibilità di conoscere quella parte della storia che è stata accuratamente nascosta e che costa molte vite finché la guerra rimarrà il campo da gioco di queste minoranze sostenute dall’esterno.
Vi chiedo semplicemente di sviluppare un senso critico, non vi chiedo di credermi, vi chiedo di tenere a mente queste cose, magari in un piccolo angolo della vostra testa… Un giorno vi aiuterà forse a capire e a sostenere che questa guerra deve finire.
Un video che ho fatto in uno dei più grandi centri dei caschi bianchi: https://www.facebook.com/pierrelecorf/videos/10155306223359925/
Foto di gruppi e infrastrutture che gestivano sul campo, alcune sono le stesse organizzazioni umanitarie che noi sosteniamo …
https://www.facebook.com/pierrelecorf/posts/10155337802184925
https://www.facebook.com/pierrelecorf/videos/10155508420759925/
http://oraprosiria.blogspot.it/2017/05/una-visita-alle-sedi-dei-caschi-bianchi.html