“Il problema di Hollywood è stato, è e sarà la pedofilia” (Corey Feldman)
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n.88/13 del 25 ottobre 2013, Santi Crisanto e Daria
Corey Feldman, star dei Goonies: «Da bambino, ho subito abusi sessuali dai miei produttori»
L’accusa dell’attore: «Il problema di Hollywood è stato, è e sarà la pedofilia. Il mio collega Haim è morto per questo»
Per gli italiani tra i trenta e i quarant’anni, è un film generazionale, che tutti han visto e tutti sanno a memoria. Ma dietro le scalcinate e divertenti avventure dei «Goonies», la banda di ragazzini a caccia di improbabili tesori, si nasconderebbe un ben più inquietante scenario.
«AVVOLTOI»- Almeno secondo quanto racconta Corey Feldman, nel film il discolo Clark, oggi 42enne, anticipando quanto trapelerà dalla sua autobiografia: «Coreyography», in uscita a fine ottobre. «Ho subito abusi sessuali da diversi produttori negli anni’80- racconta Feldman, che divenne celebre anche per altri film adolescenziali ( «Gremlins» e «Stand By Me)»- per i bambini attori, il problema principale di Hollywood è stato, è, è sarà la pedofilia». Una persecuzione di cui Feldman non si rese conto finché non divenne adulto: «Ero circondato da questa gente e nemmeno lo sapevo. Solo diventando adulto, compresi realmente quello che volevano. Erano degli avvoltoi».
GENITORI-ARPIE – Insomma un’immagine pubblica felice, piccola star amata dai coetanei. E un privato devastato, non solo vittima di produttori dalla sessualità disturbata, ma anche di genitori arpie: la madre lo trattava «come un animale, diceva che mi avrebbe ucciso, letteralmente, perché non avevo ottenuto una parte». Crescere diventa difficile in queste condizioni e anche Feldman,adulto e senza più l’esposizione della fama, non riuscirà a sfuggire a dipendenze di vario genere.
LA PACE SOLO DA JACKO- Ma peggio va al suo amico del cuore, Corey Haim, altro protagonista di “teen movies” durante gli anni’80, abusato anch’egli e morto nel 2010 per overdose di psicofarmaci: «C’è una persona che è responsabile per la morte di Corey , un magnate di Hollywood che bisognerebbe smascherare e che io purtroppo non posso denunciare». L’unico luogo dove Feldman è riuscito a trovare la pace, paradossalmente, è stato alla corte di Michael Jackson: anche lui fu uno dei bimbi invitati a Neverland, il megaranch del cantante, ma in questo caso non rilevò alcun atteggiamento equivoco: « Anche se sembra una pazzia, il mondo di Jacko si convertì nel mio angolo di felicità».
Il Corriere della Sera