Rassegna stampa del 27.06.2013
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 67/13 del 27 giugno 2013, Ss. Protomartiri Romani
Rassegna stampa del 27.06.2013 (i titoli sono redazionali)
I grembiulini di Salvator Allende
24/04/2013 – Allende: il Presidente del Cile che non abbandonò mai la massoneria – “Nella terra delle opinioni, spesso l’errore è compagno della ricerca. Capita a volte che ciclicamente qualcuno metta in discussione l’appartenenza convinta di Salvador Allende alla Libera Muratoria. C’è anche chi scrive che si allontanò, o non difese i valori degli uomini del dubbio. In realtà Allende non abbandonò mai la Massoneria. Fedeltà alle idee della Massoneria espresse nel suo viaggio a Cuba, come ha confermato il Gran Maestro della Libera Muratoria cubana, Fr. Evaristo Rubén Gutiérrez Torres, in questi giorni in Italia dopo aver partecipato alla Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia, a Rimini. ‘E’ stato un massone convinto, fino alla fine’, ha più volte scritto l’ex Gran Maestro di Cuba, Fr. José Ramón González Díaz (…)
Grande Oriente
Olanda: eutanasia anche per i bambini
6/06/2013 – Se un neonato ha problemi di salute così gravi da impedirgli di sopravvivere, il medico che si occupa del caso può decidere di porre fine alla sua vita per limitare la sofferenza sua e quella dei genitori, costretti ad attendere il lento e letale decorso della malattia. Il nuovo confine dell’eutanasia è tracciato dalla Knmg, l’associazione dei medici olandesi, che ha predisposto un documento in cui sono contenute le linee guide per seguire i bimbi che non hanno alcuna speranza, come nel caso dell’asportazione dell’apparato polmonare. La notizia, stata pubblica dal Volkskrant, riguarda un numero di casi limitato, in media 300 creature l’anno. Nel 2001 l’Olanda è stato il primo paese europea a legalizzare l’eutanasia. Dieci anni più tardi, i numeri di casi di dolce morte superava le 3500 unità. Il Belgio, arrivato secondo, sta prendendo in considerazione l’allargamento di quella possibilità anche per minori. Il ragazzo “se reputato in grado di giudicare ragionevolmente nei suoi interessi», potrà richiedere l’eutanasia. Se ha meno di 16 anni, è necessaria l’autorizzazione dei genitori. Se ha già compiuto i 16 anni, è obbligatorio avere il parere dei genitori, che però non è vincolante. Il testo è attualmente in discussione al parlamento federale. (…)
La Stampa
Se non hai la scorta ministeriale, andare contromano è reato…
21/6/2013 – Multa per la processione nel nome della sicurezza – Ha fatto molto discutere la multa di 52 euro fatta a Balzola dal Comune alla Parrocchia per la processione del Corpus Domini, in quanto andava in “contromano”. Sulla questione interviene, attraverso una lettera al giornale (che pubblichiamo a pagina 35), il sindaco Gianfranco Bergoglio. Il primo cittadino spiega che non ha grande importanza se un corteo è in “contromano” quando autorizzato e sottoposto a vigilanza. La processione invece, ha visto «non autorizzati, ripetuti ed incomprensibili cambi di direzione».
Il Monferrato
Roma brecciaiola: assessorato agli Stili di Vita
22/6/2013 – Lo schema del neosindaco è abbastanza semplice, meno le persone che dovrebbero incarnarlo: vuole una giunta formata per lo più da tecnici, la presenza politica ridotta all’osso, in cui l’elemento di vera novità sarà lo spacchettamento degli assessorati tradizionali con una scomposizione e ricomposizione delle deleghe che assumeranno nuovi “titoli”. L’esempio da cui partire è l’assessorato agli Stili di Vita, dove dovrebbe andare Luca Pancalli, che riunirà Sport, Salute, un pezzo della Cultura. E’ per questo che sta cercando figure versatili e multifunzione, come l’ingegner Quintilio Napoleoni, classe ’64, ricercatore di Geotecnica presso il Dipartimento di idraulica trasporti e strade alla Sapienza, in pole position per un assessorato monstre che unisca Mobilità e un pezzo di Ambiente.
Repubblica
I sillogismi ecumenico-modernisti di Bergoglio
24/06/2013 – “E poi ci sono tante persone, cristiani e non cristiani, che ‘perdono la propria vita’ per la verità. E Cristo ha detto ‘io sono la verità’, quindi chi serve la verità serve Cristo”.
Vis News Blog
Sinagoga Santa Marta
24/06/2013 – Due parole sintetizzano il messaggio di Papa Francesco nell’Udienza di oggi al Comitato Ebraico Internazionale per le Consultazioni Interreligiose (International Jewish Committee on Interreligious Consultations): Shalom, il saluto di pace, ripetuto all’inizio e alla fine del discorso, e la frase rimasta già alla storia “Per le nostre radici comuni, un cristiano non può essere antisemita!” (…) Ha accolto i “fratelli maggiori” ringraziando per il “dialogo regolare” che la Commissione per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo intrattiene da oltre 40 anni e che ha contribuito a “rafforzare la reciproca comprensione ed i legami di amicizia tra ebrei e cattolici”. (…) Nonostante non fossero i primi contatti con personalità del mondo ebraico durante questi mesi di pontificato, l’Udienza di oggi è stata per Bergoglio “la prima occasione di conversare con un gruppo ufficiale di rappresentanti di organizzazioni e comunità ebraiche”, come egli stesso ha sottolineato. Il Santo Padre non ha potuto fare a meno quindi di richiamare la Dichiarazione conciliare Nostra Aetate che – ha spiegato – “rappresenta per la Chiesa cattolica un punto di riferimento fondamentale per quanto riguarda le relazioni con il popolo ebraico”. (…) In particolare in Argentina, a Buenos Aires, dove l’Arcivescovo Bergoglio ha avuto “la gioia di mantenere relazioni di sincera amicizia con alcuni esponenti del mondo ebraico”. Ne è un esempio il libro “Il cielo e la Terra” scritto a quattro mani con il rabbino Abraham Skorka, rettore del Seminario Rabbinico di Buenos Aires. (…) Soprattutto, ha rimarcato, “come amici, abbiamo gustato l’uno la presenza dell’altro, ci siamo arricchiti reciprocamente nell’incontro e nel dialogo, con un atteggiamento di accoglienza reciproca, e ciò ci ha aiutato a crescere come uomini e come credenti”. (…) Commentando ‘a caldo’ il discorso del Santo Padre all’IJCIC sul quotidiano “Pagine Ebraiche”, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, ha dichiarato: “Le parole pronunciate dal Papa testimoniano il consolidamento di un percorso iniziato 50 anni fa con la pubblicazione della dichiarazione Nostra Aetate e con risultati estremamente significativi nel segno del dialogo e della reciproca comprensione tra i popoli”. (…)
Zenit
La repubblica francese incarcera i dissidenti
25/06/2013 – Processato per direttissima, condannato a quattro mesi di carcere e mille euro di multa. E’ quello che è successo al 23enne Nicolas Bernard Busse. Il reato commesso? «Ribellione e rifiuto di prelievo», scrivono i giornali francesi. Lo studente, nei giorni scorsi, aveva manifestato davanti al canale televisivo M 6 – dove in quel momento si trovava Hollande – la propria opposizione al matrimonio gay. Poi era andato sugli Champs-Élysées, nel centro di Parigi, con alcuni amici. Tutti indossavano la maglietta della Manif, che mostra nel logo un padre e una madre con i loro due figli. Lì sono stati raggiunti da sei poliziotti. Nicolas si è rifiutato di seguire i militari, andando a nascondersi in un ristorante, prima di essere scoperto e portato via. Ora, non c’è bisogno di essere dei ferventi attivisti anti-nozze gay per rendersi conto della sproporzione tra la colpa e la pena comminata allo studente. E infatti, in questi giorni, si sono moltiplicate in Francia le manifestazioni per la liberazione del ragazzo. A Lione, nella giornata di domenica, si sono riunite circa 1500 persone urlando slogan diretti al potere centrale (“Hollande dittatore”) e in difesa di Nicolas subito divenuto “prigioniero politico”. Henri de Beauregard, l’avvocato dello studente, ha parlato di una giustizia «grottesca»: «È stato processato – ha dichiarato – per delle infrazioni consecutive a una richiesta di arresto che non aveva ragion d’essere. Questo è un tentativo di intimidazione».
Vatican Insider
Esami di maturità: a volte i negazionisti vanno bene
25/06/2013 – Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” esprime il proprio profondo sgomento di fronte a talune affermazioni rilasciate a mezzo stampa da un alto funzionario del MIUR, il prof. Luciano Favini, che nel commentare le possibili tracce dei temi della maturità ha testualmente affermato l’impossibilità di proporre “un tema storico sul genocidio degli armeni che va a colpire la particolare sensibilità della Turchia”. Si tratta di affermazioni sconcertanti, pronunciate, forse inconsapevolmente, da un alto esponente del Ministero della Pubblica Istruzione che alla fine sono risultate gravemente lesive del sentimento di milioni di armeni nel mondo e della comunità in Italia. Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” si unisce ad altre associazioni armene nella ferma condanna delle parole del prof. Favini. È assolutamente inconcepibile che per salvaguardare la sensibilità del negazionismo del regime turco si offenda la memoria di un milione e mezzo di armeni. È vergognoso dover leggere a pochi mesi dal centenario del Genocidio armeno del 1915 parole come quelle riportate dalla stampa italiana. (…)
Comunità Armena
Milano: i contribuenti presi per il sedere
26/06/2013 – Milano avrà una Casa dei Diritti: ad annunciarlo, nella conferenza stampa per la Milano Pride Week, è stato l’assessore alle Politiche sociali del Comune, Majorino. Nella struttura, che aprirà in autunno in uno spazio comunale (”e sarà quindi a costo zero”, ha tenuto a precisare l’assessore), oltre ad ospitare associazioni, verranno coordinate attività di prevenzione e contrasto alla discriminazione e nascerà anche uno sportello Lgbt (lesbiche, gay, bisex e transgender).
Ansa