2013 Comunicati  18 / 03 / 2013

Senza parole

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza

Senza parole

101220-SalaONU

Nelle Logge massoniche – per statuto – è proibito parlare di religione. Esse infatti riuniscono “fraternamente”, per il “bene dell’umanità” (ovviamente) credenti (o non credenti) di varie religioni. Nessuna confessione può essere imposta, perché tutte devono essere “rispettate”. Anche nell’incontro interreligioso di Assisi, che ha riunito su invito di Joseph Ratzinger esponenti di tutte le (ir)religioni, al posto della preghiera sono stati previsti momenti di silenzio, per lo stesso motivo. Il costume è diventato ormai prassi nelle nostre società secolarizzate quando, alla preghiera per i defunti, si è sostituito il laico “minuto di silenzio”. Ci mancava solo la “benedizione silenziosa”: silenziosa per rispetto – naturalmente – di tutte le credenze o del non credere in alcunché. Ci ha pensato Jorge Bergoglio, come potete leggere nella seguente notizia.

Una benedizione silenziosa, per rispetto nei confronti dei non credenti o dei credenti di altre religioni. Al termine dell’udienza con i giornalisti, Francesco non intona la classica e solenne benedizione apostolica, «Sit nomen Domini benedictum!», e riserva un’altra, straordinaria innovazione. La prima udienza del Papa, del resto, non è ai fedeli e tra i seimila giornalisti da ogni parte del mondo che hanno seguito il conclave c’è di tutto, non credenti e cristiani, musulmani, ebrei e così via. Alla fine Francesco si avvicina al limite del palco, tutti si attendono il congedo abituale del pontefice ma lui spiega, in spagnolo: «Vi avevo detto che vi avrei dato di cuore la mia benedizione. Molti di voi non appartengono alla Chiesa cattolica, altri non sono credenti. Di cuore imparto questa benedizione, nel silenzio, a ciascuno di voi, rispettando la coscienza di ciascuno, ma sapendo che ciascuno di voi è figlio di Dio». Poi si china appena, nella sala si fa silenzio come la sera dell’elezione, a San Pietro. E il Papa sorride: «Che Dio vi benedica».
Corriere.it

Foto: la sala della meditazione all’Onu.