2024 Comunicati  08 / 10 / 2024

La disperazione dei cristiani di Betlemme

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza

La disperazione dei cristiani di Betlemme

Pubblichiamo la drammatica testimonianza di un artigiano cristiano di Betlemme.

Betlemme, città angosciata

Chi, il 7 ottobre di un anno fa, ha visto tutto il mondo crollargli addosso è anche Rony Tabash, arabo cristiano che a Betlemme gestisce uno storico negozio di oggetti religiosi addossato alla Basilica della Natività. Tra icone sacre e presepi di ulivo che vende in piazza della Mangiatoia, lui parla con noi con voce strozzata, un nodo in gola quasi lo fa piangere: «Il 7 ottobre ha praticamente congelato la mia vita e quella della mia famiglia. Il nostro negozio è vuoto. Tutto si è fermato. La mancanza dei pellegrini ci sta gettando sul lastrico e rischia di affamare tutta la nostra comunità. Per comprendere la gravità della situazione, basta riflettere sul fatto che l’85% della popolazione, qui, guadagna grazie ai pellegrini. E la città ora è completamente deserta».            

Cristiani in fuga

l problema della mancanza di lavoro non è di poco conto. È come se un missile avesse centrato in pieno tutta Betlemme. «Il mio negozio – dice Rony – dà lavoro a 25 famiglie che collaborano con noi. Ora siamo tutti sul lastrico». Per questo sono molti i cristiani che stanno cercando di fuggire col desiderio di ricongiungersi con i familiari che nel tempo hanno fatto fortuna soprattutto negli Stati Uniti o in America Latina. Ma, assicura Rony, «ce ne sono molti di più che, come me, vogliono restare per testimoniare la fede cristiana nella terra dove nacque Gesù. Ma fino a quando potremo ancora resistere?».

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