Hæc dies
Centro studi Federici – Per una nuova insorgenza
Hæc dies
“Hæc dies quam fecit Dominus, exsultemus et laetemur in ea. (Ps. 118, 24)”
Auguri a tutti i lettori per la festa della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Catechismo di San Pio X – Della Pasqua di Risurrezione
Sante Messe dell’Istituto Mater Boni Consilii
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Cappella dei franchi [dedicata all’Addolorata nella basilica del S. Sepolcro a Gerusalemme]
Nel 1287, in seguito alla chiusura della porta esterna d’ingresso al Calvario, il portico d’accesso fu trasformato in un’elegante oratorio che fu chiamato cappella dei Franchi e dedicato, con delicata premura, alla Addolorata.
Intanto tristi vicende portarono alla perdita per i Cattolici della navata nord della cappella crociata [del Calvario] e solo immensi sforzi pecuniari e la eroica fedeltà dei Francescani, permisero di rimanere aggrappati a quella Sacra Roccia.
Di questo clima avvelenato da contese e soprusi, il santuario ne soffrì disastrose conseguenze: mentre nella cappella di nord gli Elleni, beneamati sudditi del sultano di Costantinopoli, si davano da fare a quattro mani per cancellare accuratamente ogni traccia dell’antico splendore crociato con pitture ingenuamente goffe, nella cappella di sud, con accorta perfidia, non fu mai permesso ai Latini neppure di riparare allo sfacelo dei vecchi mosaici.
Solo nel 1935 i Francescani poterono ottenere di iniziare un restauro della parte del santuario loro appartenente e rivestirne di mosaici le pareti. Le scene bibliche più significative e appropriate ritornarono così, nella devota tonalità del mosaico, a far meditare e pregare.
L’Addolorata ebbe naturalmente un posto preminente e il quadro centrale interpreta, infatti, con indovinata aderenza lo ” Stabat Mater “, mentre una devotissima statua ne perpetua l’affettuoso e triste sguardo materno.
P. Antonio Olivan, OFM, Maria nella sua terra, Ed. Custodia di Terra Santa, Milano 1958, pag. 156-157.