2024 Comunicati  14 / 02 / 2024

Il Monte delle Tentazioni

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 16/24 del 14 febbraio 2024, Mercoledì delle Ceneri

Il Monte delle Tentazioni

Pubblichiamo un articolo dei Padri Francescani della Custodia di Terra Santa del 1958 sul Monte delle Tentazioni a Gerico, in Palestina, e ricordiamo il comunicato dell’anno scorso sullo stesso argomento.

➜  Questo sole è Cristo
L’abbiamo « sentito » quando, lasciata la verde vallata di Gerico e raggiunto dopo faticosa salita il convento dei monaci greci, siamo entrati in una piccola grotta trasformata in cappella : qui un altare, una roccia, un silenzio immenso…
Su questa roccia, che fu testimone della prima tentazione del demonio all’Umanità di Cristo stremata da quaranta giorni di ininterrotto digiuno e di aspra penitenza, abbiamo posato riverenti fronte e labbra.
« Se tu sei figlio di Dio, dì a queste pietre che diventino pane ».
« … Non di solo pane vive l’uomo… ».
Poche, profonde, chiare parole e il tentatore si ritrae un momento sconfitto — per riprendere poi, con slancio rabbioso, l’assalto.
Così come a noi, nei bui momenti della prova.
Qui ogni anno i Francescani della Custodia vengono a cantare il vangelo delle Tentazioni e a recitare le preghiere per lucrare le indulgenze, con una cerimonia che allarga il cuore alla speranza : il Sole mette in fuga ogni tenebra.
Lasciato il convento dei monaci greci, le cui celle a ridosso del monte sono a picco su un precipizio che dà le vertigini, abbiamo ripreso la salita, forse ancora più faticosa di prima, per giungere alla vetta su cui la tradizione vuole essersi effettuata la terza tentazione. Qui ci fermiamo e il dialogo del Giusto col Perverso ha echi profondi nel grande silenzio…
« Tutto questo io ti darò se tu prostrato mi adorerai ».
« … Adorerai il Signore Dio tuo e lui solo servirai ». E Gesù ci presenta lo scudo contro cui invano il tentatore proverà le sue armi.
Sulla scia luminosa da Lui tracciata camminano nei secoli i suoi seguaci e abbiamo segno del loro passaggio anche in questo aspro monte dove non un albero ombreggia e ristora, non un filo d’erba addolcisce l’aridità della roccia, dove il caldo intenso non dà un istante di riposo.
Le numerose grotte naturali — una quarantina circa — che dal monte si affacciano sulla vasta pianura di Gerico ospitarono per lungo tempo ora anacoreti ora vergini anacorete, desiderosi solo di fiaccare nella mortificazione la natura ribelle e le astuzie del tentatore.
A malincuore abbiamo ripreso la via del ritorno e giunti a valle ci siamo volti a dare un ultimo sguardo al Monte, luminoso nel rosso tramonto.
Lassù sulla roccia abbiamo trovato il Sole : voglia Egli illuminare sempre il nostro cammino.
Tratto da: Almanacco di Terra Santa 1958, supplemento a “Eco di Terra Santa”, Novembre – Dicembre 1957, n. 5 [Rotocalco Pezzini, Milano]

➜ Monte delle Tentazioni a Gerico (comunicato del 2023)
https://www.centrostudifederici.org/il-monte-delle-tentazioni-a-gerico/