31 maggio 1799
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
31 maggio 1799
Il 31 maggio 1799 Giuseppe Federici guidava l’insorgenza riminese contro la falsa libertà rivoluzionaria per le autentiche libertà dell’Antico Ordine. Ricordiamo questa gloriosa pagina di storia col testo di un proclama pontificio.
I Popoli della Romagna ai Francesi, Cispadani e Traspadani
Chiunque voi siate, che vi dimostriate premurosi di farci pervenire le minacce di una prossima invasione, è necessario che conosciate quei sentimenti di cui è penetrato l’animo nostro. Noi rispettiamo ed amiamo la Religione, il Sovrano, e la Patria. Intimamente persuasi che nel difenderci dalle vostre Armi si tratti della difesa di questi tre oggetti, siamo pronti a spargere fino all’ultima stilla del nostro sangue per opporci e resistere alle vostre ostilità. Non sono queste le voci di pochi, sono quelle delle intiere Popolazioni di questa Provincia. Noi non offendiamo alcuno, noi viviamo tranquilli nel seno delle nostre famiglie. Ma se mai voi per un tratto di quella sublime tirannia, che ardite chiamare Libertà tentate di portar la guerra nelle pacifiche nostre contrade, sappiate che potrete sterminarci, ma non soggiogarci, che ad ogni passo avrete a combattere una popolazione, la quale preferisce la morte alla disgrazia di esser da voi conquistata. Questi, sono i nostri sentimenti, conosceteli, e preparatevi pure a marciare contro di noi. (Ottobre 1796)
(Biblioteca Comunale di Forlì, Fondo Piancastelli).
Altra documentazione sulle insorgenze antigiacobine nelle Romagne:
Centro Studi Federici – Documenti su insorgenze