2019 Comunicati  15 / 11 / 2019

Dietro le quinte

dietro le quinteCentro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza

Dietro le quinte

12/11/2019 – La gigantesca bufala mediatica riguardante “i 200 insulti antisemiti ricevuti tutti i giorni dalla senatrice a vita Liliana Segre” proviene dall’Osservatorio Antisemitismo, che a sua volta ha fornito tale materiale a Piero Colaprico de “la Repubblica” per montare un caso ripreso da tutta la grande stampa & tv italiana. Poi diventato subito un affare internazionale edificato sul nulla. Ma che cos’è l’Osservatorio Antisemitismo? Esso dipende dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano, fondato nel 1975 con il nome di “Archivio del pregiudizio antiebraico”, il quale viene finanziato ogni anno con 300mila euro dallo Stato italiano per svolgere le sue ricerche private (con Decreto Legislativo 1733 presentato dall’allora deputato PdL Alessandro Ruben). Cui si aggiungono altri 100mila euro annuali in virtù di un emendamento, il numero 2164, proposto dall’onorevole PD Emanuele Fiano nel 2013. In altre parole è grazie ai soldi dei contribuenti italiani che scoppiano ciclicamente casi di questa gravità gettati in pasto all’opinione pubblica. Casi che poi, senza alcuna verifica fattuale, vengono ripresi dalla grande stampa nazionale e internazionale creando enormi polveroni che non hanno alcun fondamento nella realtà. Ma intanto il danno è fatto e i mezzi di distrazione di massa hanno svolto ancora volta il loro compitino in favore della solita committenza…

14/11/2019 – È stato inaugurato mercoledì 13 novembre il nuovo consolato d’Israele a Firenze. Insieme all’ambasciatore israeliano in Italia Dror Eydar c’erano anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il segretario della Lega Matteo Salvini. Il nuovo console onorario di Israele in Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna sarà Marco Carrai, fedele sodale di Matteo Renzi e da questi candidato a sovrintendere, durante il suo governo, la cybersicurezza informatica che fa capo a Palazzo Chigi. Una struttura d’intelligence cibernetica con una corposo budget di 150 milioni di euro. Già testimone di nozze ai tempi del matrimonio di Matteo e Agnese e capo-segreteria della provincia di Firenze quando a dirigerla c’era il suo compagno di merende, Carrai è però – oltre che il presidente di Toscana Aeroporti e con cariche in vari consigli d’amministrazione di grandi società italiane ed estere – anche proprietario di Cys4, un’agenzia che opera proprio nel mondo della sicurezza cibernetica, con solidi rapporti con i governi di Stati Uniti e soprattutto Israele. “La carica di console – ha precisato Carrai durante il suo discorso d’insediamento – non la considero onorifica, ma qualcosa che mi impegna a far capire sempre più cosa sia Israele e il popolo ebraico: e le due cose coincidono, chi immagina che siano qualcosa di diverso non ha capito niente del popolo ebraico e della storia dell’umanità”. Detto in altri termini “Marchino” – come viene chiamato dal suo entourage – era candidato a gestire il centro nevralgico della cybersicurezza del governo italiano pur essendo, come certifica la sua attuale nomina consolare, uno stretto fiduciario dello Stato d’Israele. In quale altro Paese un ruolo così strategico nel sistema informativo dell’intelligence nazionale viene consegnato nelle mani a una figura totalmente organica a uno Stato straniero, per di più con tutte le criticità e anomalie inerenti un’entità come Israele?

Dalla pagina facebook di Paolo Sensini, giornalista e scrittore.