17 marzo 1861 – 2 giugno 1946: da sempre bari e assassini.
Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
17 marzo 1861 – 2 giugno 1946: da sempre bari e assassini.
I plebisciti-truffa, i brogli del referendum, i massacri delle popolazioni duosiciliane, la strage di giovani napoletani nel giugno del 1946…
Oggi ricordiamo queste prime vittime della repubblica italiana: il 7 giugno i celerini uccidono con una raffica di mitra Carlo Russo, di 14 anni. Il 9 giugno un’altra raffica di mitra uccide Michele Pappalardo, di 22 anni, reo di aver insultato i poliziotti mentre ritornava dal funerale di Russo. L’11 giugno i celerini della neo-repubblica (erede del regno dove si distinsero i Cialdini e i Bava Beccaris) sparano sulla folla per difendere una sede del PCI in via Medina, uccidendo 7 manifestanti e ferendone una cinquantina. Le vittime furono: Guido Beninato; Ida Cavalieri, di 19 anni; Felice Chirico; Gaetano d’Alessandro, di 16 anni; Francesco d’Azzo, di 21 anni; Vincenzo Di Guida, di 20 anni; Mario Fioretti, ventenne. Secondo alcune fonti i poliziotti uccisero anche due carabinieri che e si erano schierati coi dimostranti monarchici.
Nella foto: la salma dell’adolescente Carlo Russo (clicca per ingrandire)